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2 giugno 2011

Toccata e fuga. Incontri musicali intorno a un pianoforte in transito [I edizione]

La prima edizione di Toccata e fuga. Incontri musicali intorno a un pianoforte in transito è consistita in cinque concerti tenuti da diversi artisti (tra cui Marco Palasciano al suo pubblico debutto da pianista protagonista) nella sala convegni di Palazzo Fazio (messo a disposizione dalla Cooperativa culturale Capuanova) dal 17 novembre al 18 dicembre 2003.

Questi i concerti:
1. Danzando su quattro mani
2. La leggenda del pianista sul Volturno
3. Nel salotto futurista dialogando con l'artista
4. Riusciranno questi giovani compositori a entrare nella storia della musica?
5. Romanticismo e non solo
1. Danzando su quattro mani (17 novembre): Alessandro Russo e Franca Volpicelli eseguono musiche per pianoforte a quattro mani di Brahms, Debussy, Dvorak e Moszowsky.

Programma del secondo concerto.
2. La leggenda del pianista sul Volturno (23 novembre): Marco Palasciano esegue al pianoforte una serie di libere improvvisazioni «neoclassiche e post-espressioniste». (Il titolo del concerto ovviamente parodizza quello di La leggenda del pianista sull'oceano, trattandosi in ambedue i casi d'un pianista autodidatta.) Al pubblico viene chiesto di non applaudire fino alla fine del concerto per non turbare il pianista, che essendo al proprio esordio ufficiale teme di poter restare bloccato da un attacco di panico prima d'aver compiuta la sua impresa. L'impresa si compie. Memorabile, fra l'altro, il momento in cui suonano le campane di una vicina chiesa e il pianoforte duetta con esse.

Copertina del programma di sala del secondo concerto.

3. Nel salotto futurista dialogando con l'artista (3 dicembre): era in programma il concerto Romanticismo e non solo, ma un'indisposizione del pianista all'ultimo minuto costrinse a rimandare il concerto. Per non dover rimandare (a casa) anche il pubblico, Marco Palasciano organizzò in fretta e furia (facendo anche in tempo a stampare nuovi manifesti e programmi di sala), coinvolgendo Alessandro Russo, un concerto sostitutivo, destinato a restare il più memorabile della I edizione. (Tra l'altro la sala convegni di Palazzo Fazio, in quei giorni, pareva davvero un «salotto futurista», ospitando appunto diverse opere d'arte figurativa e plastica di esponenti del futurismo.) Il programma avvisava:
Sarà un misto di talk-show musicologico e di concerto d'improvvisazioni, dove Palasciano e Russo (e qualche altro musicista, se a sorpresa apparisse) interagiranno con il pubblico informalmente come non mai, con un occhio al bar Zimmermann (dove Bach e i suoi amici trascorrevano le serate intorno a una birra e a un clavicembalo) e l'altro al futurismo (se non è troppo da passatisti).
Facciate interne del programma
di sala del terzo concerto.
Cliccare per ingrandire.
I due si alternarono al pianoforte in varie improvvisazioni (Palasciano improvvisò, tra l'altro, delle variazioni su Tu scendi dalle stelle, e usò anche dei calzini arrotolati, né lesinò sui cluster con i gomiti; Russo, tra l'altro, prese spunto dal canto gregoriano); e improvvisarono anche a quattro mani (tra l'altro inventando una fantasia su un tema di Siegfried Kessler). Per la maggior parte delle pièce si ispirarono alla musica futurista, di cui avevano ambedue assistito a un concerto pochi giorni prima, tenuto da Daniele Lombardi nell'àmbito dell'Autunno Musicale; si spinsero dunque anche a sonare sulle nude corde del pianoforte scoperchiato, come fosse un salterio. Fuori programma si esibì inoltre Pietro Menditto, eseguendo al pianoforte una pièce di Johann Sebastian Bach e una di Debussy.

Copertina del programma di sala del terzo concerto.

4. Riusciranno questi giovani compositori a entrare nella storia della musica? (11 dicembre): vengono eseguite musiche di Vincenzo Califano, Luca Lombardi, Marco Palasciano e Alessandro Russo. Esecutori gli stessi, al pianoforte, più il soprano Rosamaria Cirillo e i pianisti Annie Corrado, Gabriella Iorio, Pietro Menditto e Marco Palumbo. Si esegue inoltre un pezzo di Beethoven. Le composizioni di Palasciano, due Preludi per pianoforte, vengono eseguite una da Lombardi e l'altra da Russo.

5. Romanticismo e non solo (18 dicembre): Luca Lombardi esegue al pianoforte musiche di Brahms, di Chopin, di Debussy e del più celebre compositore capuano, Giuseppe Martucci.