La parola Palascianopedia va letta con l'accento sull'ultima i [palaˌʃanopeˈdia]. – Le voci già create sono in continuo aggiornamento: se qualcuna apparisse lacunosa, provate a tornare a consultarla dopo qualche tempo (o consultate, qui, direttamente Marco Palasciano). – I passi in grassetto rimandano alle voci più utili a integrare quella in lettura. Se una voce cui si rimanda non è presente in elenco, né alcun link dà accesso a essa (nel caso di una sotto-voce), è ancora da creare.

8 febbraio 2012

Festa dell'Amicarium

La Festa del Premio dell'Amicarium di Marco Palasciano (nella denominazione delle singole Feste è incluso un numero ordinale tra «del» e «Premio»), o, in sintesi, Festa dell'Amicarium, è un evento annuale incentrato su una cerimonia che consiste nella proclamazione della classifica dell'Amicarium (relativa ai punti accumulati da ciascuno nel Gioco dell'Amicarium dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno trascorso) e nella consegna del Dono dell'Amicarium ai presenti.

Il luogo dell'evento è normalmente il Palascianeum. L'evento si tiene all'inizio dell'anno, il prima possibile, tendenzialmente entro il 6 gennaio (in tale giorno, nel 1991, fu istituito il Premio dell'Amicarium e furono consegnati i primi Doni, nello spirito della tradizione dei doni della Befana); ma sulla scelta della data influisce soprattutto la disponibilità a presenziare degli amici più cari. Queste le date delle varie Feste e relative presenze:

1
Festa del XIV Premio dell'Amicarium
30 gennaio 2004
28 amici

2
Festa del XV Premio dell'Amicarium
21 maggio 2005
39 amici

3
Festa del XVI Premio dell'Amicarium
12 aprile 2006
28 amici

4
Festa del XVII Premio dell'Amicarium
3 gennaio 2007
36 amici

5
Festa del XVIII Premio dell'Amicarium
5 gennaio 2008
32 amici

6
Festa del XIX Premio dell'Amicarium
5 gennaio 2009
45 amici

7
Festa del XX Premio dell'Amicarium
6 gennaio 2010
36 amici

8
Festa del XXI Premio dell'Amicarium
28 gennaio 2011
30 amici

9
Festa del XXII Premio dell'Amicarium
30 gennaio 2012
33 amici

10
Festa del XXIII Premio dell'Amicarium
26 gennaio 2013
35 amici

11
Festa del XXIV Premio dell'Amicarium
10 febbraio 2014
46 amici

12
Festa del XXV Premio dell'Amicarium
24 gennaio 2015
44 amici

13
Festa del XXVI Premio dell'Amicarium
15 febbraio 2016
36 amici

14
Festa del XXVII Premio dell'Amicarium
28 gennaio 2017
33 amici

15
Festa del XXVIII Premio dell'Amicarium
30 marzo 2018
21 amici

16
Festa del XXIX Premio dell'Amicarium
9 marzo 2019
39 amici

Dalla terza Festa in avanti, la proclamazione della classifica dell'Amicarium è accompagnata dal gioco del Totoamicarium. Dalla quinta Festa in avanti, la proclamazione si avvale della declamazione da parte di Marco Palasciano del resoconto sintetico, ricavato dal suo diario, degli episodi più commoventi e divertenti nell'àmbito dei rapporti intercorsi tra lui e i primi 100 classificati dell'anno.

Festa del XIX Premio dell'Amicarium.

2 febbraio 2012

Matamoros sui coccodrilli

L'andata in scena del 3 dicembre 2006 a Capua.
A sinistra Roberto Solofria nella parte di Matamoros.

Dalla scena I di Tra forti e pianoforti, intitolata Conferenza di Capitan Matamoros sulle fortificazioni ecc. complicata da molte baroccaggini, questa è la parte in cui Matamoros tratta dei coccodrilli rapiti al Nilo:
Per concluder veniamo a quei fossati,
oggi asciutti; ma, fossimo assediati,
sarebber fatti un lago, e la città
un’isola, e affamati coccodrilli
sguinzagliati nell’acqua
a scoraggiare naumachie di sorta.
E di quelli a far scorta
fui mandato in Egitto io stesso un giorno
dal Viceré don Pedro   Pacheco de Ladrón
de Guevara; e io stesso a mani nude
mi trastullai nel Nilo a catturarli,
per portarne trecento in nave a Capua.
Non sto qui a raccontarvi   il periglioso periplo
tra i pirati, i mostri e le tempeste,
dei quali tutti – fin che giunsi a rada –
ebbi ragion col senno e con la spada.
Restava un sol problema:   risalire il Volturno.
Ma non sapete che polmoni ho io […].
E sí forte, dicevo,   nelle vele soffiai,
che contro la corrente navigai,
e in men d’un’ora erano già alloggiati
a Capua i miei trecento coccodrilli
nell’acquario arcivescovile, e già
li nodrivano a crusca e pesciolini
le monache preposte a tal servizio,
e tra mille moine sorridevano
ai bestioni e schioccavano bacini
rugosi e virginali su pel muro
di cristallo; ed amavano in ispecie
un che pareva dell’umana specie,
dagli occhi melanconici;   e gli die’ nome Arturo
suor Morgana, di gran concupiscenza.
Qui termina la nostra conferenza. 

1 febbraio 2012

Arturo

Arturo.
Il coccodrillo Arturo è un pupazzo di pezza, molto amato dai palascianisti (ma solo Edoardo ha il permesso di appoggiarci la testa), acquistato il 12 dicembre 2003 su una bancarella presso Aversa da Marco Palasciano (che era stato poco prima a fare visita in ospedale a una persona cara, grave, che poco dopo guarì perfettamente) e presto assurto a mascotte dell'Accademia Palasciania. Il nome gli è derivato dalla scena I di Tra forti e pianoforti, intitolata Conferenza di Capitan Matamoros sulle fortificazioni ecc. complicata da molte baroccaggini, nel cui finale parla «il povero coccodrillo Arturo / che ha sognato un coccodrillo del futuro»: in tale scena, rappresentata il 3 dicembre 2006 su un palco presso le fortificazioni di Capua, fu utilizzato proprio questo pupazzo, cui prestò la voce l'attore Veniero Fusco.

Potete leggere qui la parte del racconto di Matamoros in cui si tratta di Arturo e degli altri coccodrilli. (Matamoros fu all'epoca interpretato da Roberto Solofria.)

Questo, più innanzi nella commedia, il monologo di Arturo:
E io sono il povero    coccodrillo Arturo
che ha sognato un coccodrillo del futuro,
di quelli del Duemila   che campano negli acquari
delle ville dei camorristi,   e lacricoccodrillando
(altro che Torri Telecom,   Spedali e via cantando)
mi ha contato una storia   di terre avvelenate,
di interrati rifiuti   maligni e radioattivi;
e io, prima di arrivare   a tempi cosí cattivi,
poiché dentro ho l’amore   per la vita che mi spinge,
son fuggito per tempo     dall’arcivescovado
bramando ritornare     al mio Nilo e alla Sfinge.
E ora, se permettete,   saluto e me ne vado.
Arturo nella parte dell'orbettino dell'Eden. Vedi
palasciania.blogspot.com/2017/12/genesi-e-palingenesi-del-cosmo.html

Il 9 giugno 2012 il coccodrillo è stato trafugato da convitati buontemponi durante una festa nel Palascianeum. Il giorno dopo ha fatto la sua comparsa in Facebook un profilo fittizio intestato ad Arturo, sulla cui bacheca è presto comparso il seguente comunicato:
L'attacco al cuore dell'Accademia Palasciania e al suo leader è compiuto. Comunichiamo l'esito positivo dell'operazione strategico-militare che ha portato al rapimento di Arturo il Coccodrillo, mascotte di Marco Palasciano. Finalmente è stato inflitto un duro colpo all'Accademia Palasciania, rea dell'anarchia che avvolge Capua e dintorni in una soffocante coltre di vitalismo ludico-intellettuale. Con questo gesto eclatante noi rivendichiamo l'esigenza di alcol, cannabis e musica moderna, uniche vie possibili per la liberazione dell'Homo Campanus dai monologhi biografici di Palasciano durante le sue feste. L'ostaggio del popolo borbonico ha finalmente raggiunto il covo in cui consumerà la sua prigionia. Facciamo sapere alla sua famiglia che sta bene. Ha chiesto un leggìo per poter declamare versi del suo padrone. La risposta gli è stata silenziosamente data puntandogli un fucile contro. Presto verranno diffuse foto dell'ostaggio. Chiediamo a Palasciano di preparare il dovuto riscatto, [il cui importo] gli verrà comunicato in via privata. Per ora è tutto. Stay tuned.
Le Brigate Storte
Foto inviata dai rapitori l'11 giugno 2012 «a testimonianza del fatto
che Arturo sta bene e se la spassa».

Si susseguiranno, in totale, sei comunicati dei rapitori, così intitolati:
1. Arturo il coccodrillo è stato rapito
2. Arturo ha vinto il pokerino organizzato per ammazzare il tempo
3. Arturo fa lo spericolato e tenta l'evasione
4. Arturo ha la febbre e una fiatella che non ci convince
5. Arturo mentre fa shopping prende coscienza di una terribile verità e perde i freni inibitori
6. Arturo spezza le catene del sentimento lento e sulle note di Toto Cutugno si innamora perdutamente di Kevin il beccaccino
La «terribile verità» di cui al comunicato n. 5 sarebbe l'esistenza, nel mondo degli umani, di borse e altri accessori in pelle di coccodrillo. Vi è inoltre un supplemento video al comunicato n. 6, caricato dai rapitori in YouTube (qui).

Arturo ammalato. Foto inviata dai rapitori il 13 giugno 2012.

La restituzione di Arturo è avvenuta a quaranta giorni dal rapimento, la sera del 19 luglio 2012, durante un festino nel Palascianeum. Arturo è comparso nel cortile sotto il balcone orientale, disteso su un telo al centro della sagoma d'un cuore fatta di candele accese. La banda delle Brigate Storte si è quindi svelata essersi composta di quattro alti membri dell'Accademia Palasciania: la Vicepresidente M.T., il Segretario D.C., e due Soci Ornamentali che detenevano a turno il coccodrillo: C.P. e A.D.A., autore, quest'ultimo, di tutti i comunicati.

Il suddetto cuore di candele.