tag:blogger.com,1999:blog-24558445313113103992024-03-05T09:28:32.744+01:00PalascianopediaPiccola enciclopedia online in progress (molto a rilento; perdonate!) sull'Accademia Palasciania, su Ferdinando e Marco Palasciano e sulla filosofia palascianianaMarco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comBlogger66125tag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-63385483738634245372021-11-14T14:14:00.059+01:002024-02-19T14:08:57.347+01:00Marco PalascianoDi Marco Palasciano riportiamo qui per ora solo il curriculum breve, aggiornato al 2023:<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #274e13;"><a href="https://www.facebook.com/marco.palasciano/" target="_blank">Marco Palasciano</a> è nato a Capua nel 1968. Filosofo, artista multidisciplinare, presidente ad vitam dell’<a href="https://palasciania.blogspot.com/" target="_blank">Accademia Palasciania</a> da lui fondata nel 1999 e che morirà con lui, vive semiappartato e opera principalmente nei campi della letteratura, dell’attivismo etico e dell’oratoria didattica integrata da momenti di laboratorio teatrale, esperienziale ecc.</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">In campo letterario, è stato fra i vincitori della Rassegna di poesia “Laura Nobile” 1995 (a cura dell’Università di Siena) con la raccolta inedita <i>L’insectarium dei burattini</i> e per tre volte fra i finalisti del Premio di narrativa “Italo Calvino” (a cura della rivista «L’Indice»), l’ultima con <i><a href="https://issuu.com/lavieri/docs/palasciano-prev" target="_blank">Prove tecniche di romanzo storico</a></i> (Lavieri, 2006); l’unico altro suo libro edito non composto su commissione altrui è <a href="https://drive.google.com/file/d/0B99VfLgnNZ3LeElqV2dOd2RPQnM/view" target="_blank"><i>Un souvenir di Capua</i></a> (Accademia Palasciania & Associazione “Ferdinando Palasciano”, 2015); i suoi <i>Ventidue frammenti dal canzoniere in progress</i> sono stati editi in uno con <i>L’abbecedario del potere</i>, catalogo di Antonia Campi (Capuanova, 2009); altri suoi testi editi si trovano in </span><span style="color: #274e13;"><span style="color: #274e13;"><i>Una piazza per la poesia</i> (Il Portico, 2008), </span></span><span style="color: #274e13;"><span style="color: #274e13;">in <i>Mundus</i> (Valtrend, 2008), </span>in <i>Napoli per le strade</i> (Azimut, 2009, vincitore del Premio “Girulà” 2009 per la sezione letteratura), nella <i>Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0</i> (Homo Scrivens, 2012), negli <i>Atti della Giornata di studi in onore di Ferdinando Palasciano</i> (Associazione “Ferdinando Palasciano”, 2015; qui <a href="https://drive.google.com/file/d/14K3481srmw5pOzdU4bSBdM48ijJQRPkW/view" target="_blank"><i>Ferdinando Palasciano nella letteratura</i></a>), in <i>Terre di lavoro </i>(Artetetra, 2016), nel catalogo di Angelo Maisto <i>Il pipacottero e altre creature </i>(Blu Gallery, 2018), sulle riviste «Sud» (nn. 7, 9 e 10, 2007-2008) e «Agorà del Vallo di Lauro» (n. 10, 2007; qui i <a href="https://drive.google.com/file/d/0B99VfLgnNZ3LcGJ4QXg2aEtPV3M/view?resourcekey=0-cgGZXuYDEMFyhYypFnqMvA" target="_blank"><i>Paralipomeni lauretani a «Prove tecniche di romanzo storico»</i></a>), nel blog «Nazione Indiana» (qui fra l’altro </span><span style="color: #274e13;"><span style="color: #274e13;"><a href="https://www.nazioneindiana.com/2008/07/28/i-boschi-ombrosi-e-l%E2%80%99arte-delloblio/" target="_blank"><i>I boschi ombrosi e l’arte dell’oblio</i></a>, 2008</span>), nella rubrica di Eugenio Lucrezi sulla «Repubblica» <i>La Bottega della Poesia</i> (dal 2021) e altrove.</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">In campo enigmistico e ludolinguistico, svariati suoi <a href="https://palasciano.blogspot.com/2018/10/16-anagrammi-scelti-degli-ultimi-due.html" target="_blank">anagrammi</a> sono stati pubblicati sulla rivista «La Sibilla» e sulla pagina Facebook <a href="https://www.facebook.com/101anagrammizen" target="_blank"><i>101 Anagrammi Zen</i></a>, dalle cui redazioni è considerato uno dei cento maggiori anagrammisti italiani viventi.</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;"><a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2012/03/pittura.html" target="_blank">Pittore</a> per hobby, è autore di un libro di disegni su commissione, <i>I 90 numeri della Smorfia napoletana</i> (Sigma Libri, 2003), nonché di qualche striscia a fumetti pubblicata su vari numeri del bollettino del Circolo culturale “Antinoo” di Napoli, «VolAntinoo», di cui è stato direttore artistico (1995-1996).</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">Nel 1994 si è diplomato in regia e sceneggiatura cinematografica e televisiva presso la Libera Università del Cinema di Roma, dove ha realizzato tre cortometraggi (ultimo <i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=CiyysucvBkQ&list=PLeK44axUYpthyxcgxu0DksfgUkTVa0lSZ&index=1" target="_blank">Agnus Day</a></i>). In campo cinematografico non ha poi realizzato piú nulla fino al 2020, quando ha avviato una webserie </span><span style="color: #274e13;"><span style="color: #274e13;">dedicata ai grandi classici della letteratura</span>, <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PLeK44axUYptj-Fr31dYII7wDIhLUmYb_Q" target="_blank"><i>Come non impazzire in casa</i></a>, dove figura anche come autore delle musiche e come attore nei panni di Virgilio, di Don Chisciotte ecc. Del 2023 è il lungometraggio <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PLeK44axUYptgHrfBJUUA_1YtvZVWdsVTh" target="_blank"><i>La ventimillesima aurora di Marco Palasciano</i></a>.</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">In campo musicale, fra l’altro ha composto musiche di scena per cinque lavori della compagnia stabile del Teatro Tasso di Napoli (1991-1996) e ha tenuto da solista una ventina di pubblici <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PLeK44axUYptjR5aY8Bx_C-QXh6DDsAlDY" target="_blank">concerti</a> pianistici di pura improvvisazione, per la piú parte nelle quattro edizioni del festival biennale<i> Toccata e fuga</i> (2003-2009, a cura dell’Accademia Palasciania).</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">In campo teatrale, ha scritto e talvolta diretto e interpretato sei lavori su commissione e no, fra cui <i>Un Amleto di ritagli e di pezze</i> (1998, in scena al I Incontro Nazionale al Sud dei Teatri Invisibili), e ha diretto tre laboratori di teatro sperimentale, l’ultimo con Lorella Spitaletta (2014). Per ottobre 2024 è prevista la messa in scena di <i>Sao ko kelli cieli</i> ad apertura della VII rassegna nazionale di FaziOpenTheater.</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">Ha tenuto svariati reading poetici, incluse sessantatré <a href="https://www.youtube.com/watch?v=GqVxpLjE9ss" target="_blank">lecturæ Dantis</a> (fra cui una al Teatro Mohole di Milano, 2008, e ventiquattro nell’Aula Magna e altri spazi della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli “Federico II”, 2005-2008), inoltre curando tutte le <a href="https://palasciania.blogspot.com/2021/10/100-thousand-poets-for-change-lelenco.html" target="_blank">edizioni in Terra di Lavoro</a> di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/100_Thousand_Poets_for_Change" target="_blank"><i>100 Thousand Poets for Change</i></a> fin dall’esordio del movimento mondiale nel 2011. </span><br />
<span style="color: #274e13;"></span>
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">Ha curato e inscenato insieme con Luca Iavarone, per Radio di Massa (emittente dello spazio occupato di una sede universitaria napoletana), le quindici puntate dello show radiofonico letterario <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PL331A779794DBEF18" target="_blank"><i>Siamo tutti poeti laureati</i></a> (2008-2009).</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">Tutte le sue risorse confluiscono infine nei <a href="https://palasciania.blogspot.com/2017/09/elenco-da-aggiornare-danno-in-anno.html" target="_blank">festival-laboratori di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia</a> dell’Accademia Palasciania, finora quindici (per un totale di oltre duecento lezioni-spettacolo che lo vedono protagonista): 1. <i>Il laboratorio musicale di Marco Palasciano</i> (2009); 2. <i>La grande ruota delle umane cose</i> (2010); 3. <i>De natura mundi</i> (2011); 4. <i>Euristicon</i> (2012); 5. <i>Arca Arcanorum</i> (2013); 6. <i>Urna Maris barocca</i> (2013); 7. <i>Encyclopædia Cœlestis</i> (2014); 8. <i>Le 77 meraviglie dell’Ottocento palascianiano</i> (2015); 9. <i>Maieuticon</i> (2016); 10. <i>Oniricon</i> (2017); 11. <i>Dal Paleolitico a Palasciania</i> (2017-2018); 12. <i>Ortelius Room</i> (2018-2019); 13. <i>La selva infinita</i> (2019); 14a. <i>L’idea dell’uomo</i> (2019-2021); 14b. <i>Paralipomeni de «L’idea dell’uomo»</i> (2022); 15. <i>Omnia palco sacra</i> (2023-2024).</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">D’altri eventi ancóra è stato curatore e/o protagonista o coprotagonista, tra lezioni isolate (a es. <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PLeK44axUYptjNCZf7Hvwi0mqC7o7sPpbk" target="_blank"><i>Il poeta di Capua</i></a>, in occasione dei novant'anni di Giuseppe Centore), convegni, presentazioni librarie, <a href="https://www.youtube.com/watch?v=MPKeJRn3XPc" target="_blank">celebrazioni leopardiane</a>, iniziative pro diritti civili ecc. Del 1999, fra l’altro, è la sua campagna sul caso dei reperti archeologici emersi nel cantiere Tav capuano, coronata dal convegno in tre giornate <i>Miraggi del progresso e città sepolte</i> (con Nicola Pagliara, Vittorio Sgarbi e altri). Suo è il testo della targa dedicata dal Comune di Caserta e da Rain ArciGay alle vittime omosessuali del nazifascismo, sita dal 2021 presso Palazzo Castropignano.</span><br />
<span style="color: #274e13;"><br /></span>
<span style="color: #274e13;">Nel 2020 – per compensare la presenza a Capua di una piazza intitolata a san Roberto Bellarmino, sostenitore della teoria geocentrica – ha convinto il Comune a intitolare la <a href="https://www.youtube.com/watch?v=p3rPV7ZaeYs" target="_blank">piazza</a> presso cui ha sede l’Accademia Palasciania all’Arcivescovo di Capua che incoraggiò Copernico a divulgare la teoria eliocentrica, Nikolaus von Schönberg (cui inoltre ha dedicato, nel cinquecentenario della sua nomina ad arcivescovo, la lezione-spettacolo <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PLeK44axUYptjEs2HNhxIy2OdNQ4VUi1AE" target="_blank"><i>Capua città “copernicana”</i></a>). Nasce cosí il <a href="https://palasciania.blogspot.com/2020/09/in-che-consiste-il-progetto-schonberg.html" target="_blank">Progetto Schönberg</a>, il cui fine principale è promuovere la non belligeranza tra fede e ragione.</span></blockquote>Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-21332873056369229802014-12-18T05:55:00.015+01:002022-07-19T15:24:15.421+02:00lezioni di filosofia palascianiana<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglzD9uzD9mODnla1pRep0jn3yvZNBuXuHG52Dc9sf08TxvrxwGrS8yGunmeHNpVqLOuVSTx_ObcSGuqa816JkJqbXfbwhf_0HYlnJh1k_dLJoP1kKZbcQ7HcPFu89M7bZXikYM9nX2cOYZ/s1600/De+Magna+Rota.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglzD9uzD9mODnla1pRep0jn3yvZNBuXuHG52Dc9sf08TxvrxwGrS8yGunmeHNpVqLOuVSTx_ObcSGuqa816JkJqbXfbwhf_0HYlnJh1k_dLJoP1kKZbcQ7HcPFu89M7bZXikYM9nX2cOYZ/s320/De+Magna+Rota.jpg" width="224" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Locandina del corso del 2010.</td></tr>
</tbody></table>
La prima vera e propria lezione di filosofia palascianiana può considerarsi <b><i>Palasciano scrittore. Dalla dialettica tra immaginazione e conoscenza alla letteratura come progetto enciclopedico</i></b>, tenutasi il 15 maggio 2009 a Napoli, nell'Aula Magna della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi “Federico II”. La seconda, <b><i>Il cielo stellato dentro di noi. Dall’astronomia all’astrologia, dalla filosofia alla religione, dall’immaginazione alla follia</i></b>, si è tenuta il 30 novembre 2009 nell'àmbito della quarta, ultima e più ludica edizione del festival musicale <i>Toccata e fuga</i>, intitolata <b><i>Il laboratorio musicale di Marco Palasciano</i></b> (e in séguito considerata il I festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia). Dalla seconda in poi, le lezioni di Palasciano si sono configurate come lezioni-spettacolo, dove egli impiega a sostegno della
didattica ogni propria risorsa artistico-espressiva: letteraria,
teatrale, ludica, pianistica, pittorica ecc.<br />
<br />
Dall'autunno 2010 la filosofia è l'attività prevalente di Marco Palasciano. I princìpi base della sua teoria metafisica, in particolare, sono stati esposti per la prima volta l'11 dicembre 2011, in occasione di <i>Alla base di tutto non c'è il Nulla ma il Tutto. Dall'estasi razionale alla religione giocattolo</i>, la puntata n. 11 del festival-laboratorio <i>De natura mundi, </i><br />
<br />
Quanto a didattica filosofica, nel triennio 2010-2012 Palasciano si è limitato a tenere a Capua ogni anno un corso serale nei mesi da ottobre a dicembre, articolato in una serie di otto il primo anno e poi di dodici lezioni. Il tutto a ingresso gratuito, come ancor oggi. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQckG9Rs_7vJRmrLIjxlsGkknNRwLm1-m7dn89IbqAi3CIMaeR3kmbvHnTDNZ-KonX3_6PEDWdvgix1A7DNRVnBnYv85CoolDFQuDYYnkr7QG8Tdu2vY-8x0jY5G4xuHZIQb4QKrowkbFS/s1600/Locandina3.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQckG9Rs_7vJRmrLIjxlsGkknNRwLm1-m7dn89IbqAi3CIMaeR3kmbvHnTDNZ-KonX3_6PEDWdvgix1A7DNRVnBnYv85CoolDFQuDYYnkr7QG8Tdu2vY-8x0jY5G4xuHZIQb4QKrowkbFS/s320/Locandina3.jpg" width="222" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Locandina del corso del 2011.</td></tr>
</tbody></table>
Sia nel corso del 2011, sia in quello del 2012, le prime due lezioni sono consistite in un'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Epitome" target="_blank">epitome</a> dell'intero corso precedente, e tre delle restanti dieci lezioni in programma sono state comprensive di una sessione di laboratorio ciascuna: una di laboratorio teatrale, una di laboratorio di scrittura, una di laboratorio ludico ed esperienziale.<br />
<br />
Dal 2013 la formula dei corsi di filosofia palascianiana si presenta mutata come segue:<br />
● di norma <i>ogni</i> lezione comprende nel suo programma una sessione di laboratorio artistico (teatrale, scrittorio, musicale ecc.) e/o ludico e/o esperienziale;<br />
● le lezioni possono tenersi in qualsiasi mese; <br />
● l'orario d'inizio delle lezioni-spettacolo domenicali non è più serale ma pomeridiano;<br />
● di norma ogni lezione-spettacolo domenicale è completata da una cena comunitaria;<br />
● Capua, pur restando la principale sede, non è più l'unica;<br />
● le lezioni-spettacolo possono tenersi anche in esterni, tanto in scenari urbani quanto nella natura.<br />
<br />
I corsi sono prodotti dall'Accademia Palasciania, che di volta in volta li allestisce entro spazi messi gratuitamente a sua disposizione da altri enti o da privati, quando non utilizza il<b> Palascianeum </b>o qualche esterno. Le sedi altrui finora (al 13 dicembre 2015) più utilizzati per le lezioni sono stati a Capua <b>Palazzo Lanza</b>, <b>Palazzo Fazio</b>, <b>Palazzo della Gran Guardia</b> e il <b>Museo Campano</b>; a Napoli l'Aula Magna della <b>facoltà di Lettere e Filosofia dell'università “Federico II”</b>; ecc.<br />
<br />
Ai fini del conseguimento del diploma finale di un corso occorre di norma
avere presenziato, fra il suo inizio e la sua fine, a un numero <i>y</i> di incontri che sia almeno pari a due terzi (approssimando talora per difetto, talaltra per eccesso) del numero <i>x</i> di lezioni ordinarie in programma, se <i>x</i> non è minore di 9; altrimenti, per 6≤<i>x</i>≤8, sia <i>y</i>≥<i>x</i>-1; per <i>x</i>≤5, sia <i>y≥x</i>. (<i>y</i>><i>x</i> è possibile perché nel computo delle presenze sono incluse anche quelle
a eventuali lezioni straordinarie e «incontri di aggiornamento e dialogo», pubblici o privati che siano, connessi al corso in corso.)<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuJGOlqm6X66Xs3lieomgAY6bOocHCRuWT5g65ao0EtawCpPmh4M8QBZYWcowRCZvz62O2cg3kwibNbkj_RUOIClk1xF7_UYdu16SaT7NLw3KnlLjbObhg5To7QK7r4pV7qUhFk-dVXTte/s1600/Manifesto+2012.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuJGOlqm6X66Xs3lieomgAY6bOocHCRuWT5g65ao0EtawCpPmh4M8QBZYWcowRCZvz62O2cg3kwibNbkj_RUOIClk1xF7_UYdu16SaT7NLw3KnlLjbObhg5To7QK7r4pV7qUhFk-dVXTte/s320/Manifesto+2012.jpg" width="219" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Locandina del corso del 2012.</td></tr>
</tbody></table>
I corsi sono stati anche detti «seminari», «festival», «laboratori euristici» (dove si inizia senza che i contenuti delle singole lezioni siano stati stabiliti <i>a priori</i> se non approssimativamente), infine «festival-laboratori», e sono stati talora considerati a mo' di stagioni di una serie <a href="http://www.treccani.it/vocabolario/tele/" target="_blank">tele</a>visiva, o meglio <a href="http://www.treccani.it/vocabolario/plesio/" target="_blank">plesio</a>visiva, per cui a es. il corso dell'autunno 2013 si è detto «sesta stagione di incontri filosofici palascianiani» e addirittura la lezione del 15 maggio 2009 è stata definita «<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Episodio_pilota" target="_blank">episodio pilota</a>». Dal computo generale delle lezioni sono escluse le repliche (integrali o ridotte che siano), indicate con R(<i>n</i>), dove n è il numero della lezione originaria; del pari sono esclusi gli aprogrammatici incontri di aggiornamento e dialogo, le lezioni private, le lezioni il cui oratore e animatore principale non sia Marco Palasciano, le lecturæ Dantis e le presentazioni librarie non facenti parte organica dei festival-laboratori, e tutte le edizioni di <i>100 Thousand Poets for Change</i> in Terra di Lavoro tranne <i>Alla ricerca della dea perduta</i>.<br />
<br />
Di séguito l'elenco delle <i>x</i> stagioni di incontri filosofici finora andate in scena, ovvero <i>x</i>+1 festival-laboratori, contando anche <i><b> </b></i><i>Il laboratorio musicale di Marco Palasciano</i> (2009). Non è contato, invece, il <i>Laboratorio teatrale San Giuseppe</i> (2014), nato per iniziativa di Lorella Spitaletta e dunque non palascianiano ma spitalettiano, sebbene le sue lezioni rientrino nel suddetto computo generale, essendo in predominanza palascianiane.<br />
<blockquote>
2009<br />
<b>I. <i>Il laboratorio musicale di Marco Palasciano</i></b><br />
Otto concerti più una lezione (la n. 2 nel computo generale)<br />
<br />
2010<br />
<b>II. <i>La grande ruota delle umane cose (De magna rota rerum humanarum</i>)</b><br />
Otto lezioni (nn. 3-10 c.g.)<br />
<br />
2011<br />
<b>III. <i>De natura mundi. L'interpretazione del mondo in ottanta giorni</i></b><br />
Dodici lezioni [nn. R(3-6)-20 c.g.]<br />
<br />
2012<br />
<b>IV. <i>Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia</i></b><br />
Dodici lezioni [nn. R(11-14)-30 c.g.]<br />
<br />
2013<br />
<b>V. <i>Arca Arcanorum. Nuovo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia</i></b><br />
Ventidue lezioni (nn. 31-52 c.g.)<br />
<br />
2013 bis<br />
<b>VI</b>.<b> <i>Urna Maris barocca. Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia</i></b><br />
Dodici lezioni ordinarie più due straordinarie [nn. 53-R(51-52) c.g.]<br />
<br />
2014<br />
<b>VII</b>.<b> <i>Encyclopædia Cœlestis. Novissimo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia</i></b><br />
Quindici lezioni (nn. 55-69 c.g.)<br />
<span style="font-size: x-small;">Parte I.<b> Le Muse</b><br />
Parte II. <b>Lo Zodiaco</b></span><br />
<br />
2015<br />
<b>VIII. <i>Le 77 meraviglie dell'ottocento palascianiano. Novissimo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia</i></b><br />
Undici lezioni (nn. 81-91 c.g.)<br />
<br />
2016<br />
<b>IX. <i>Maieuticon</i></b><br />
Nove lezioni (nn. 93-101 c.g.)<br />
<span style="font-size: x-small;">Parte I.<b> Emozione</b></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Parte II.<b> Pensiero</b></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Parte III.<b> Racconto</b></span><br />
<br />
2017<br />
<b>X. <i>Oniricon. Appunti per un'enciclopedia delle meraviglie</i></b><br />
Dieci lezioni (nn. 102-111 c.g.)<br />
<br />
2017-2018<br />
<b>XI. <i>Dal Paleolitico a Palasciania. Undici salti in accelerazione geometrica lungo la storia dell'Homo sapiens sapiens</i></b><br />
Dodici lezioni (nn. 112-123 c.g.)<br />
<br />
2018-2019<br />
<b>XII. <i>Ortelius Room. Qui inizia il viaggio nella conoscenza alla ricerca dell'inconoscibile</i></b><br />
Diciotto lezioni (nn. 124-141 c.g.) piú l'VIII edizione di <i>100 Thousand Poets for Change</i> in Terra di Lavoro<br />
<br />
2019<br />
<b>XIII. <i>La selva infinita</i></b><br />
Nove lezioni (nn. 142-150 c.g.)<br />
<br />
2019-2022<br />
<b>XIV. <i>L'idea dell'uomo</i> </b>e i suoi <i><b>Paralipomeni </b></i><br />
Ventisette lezioni (repliche)<br />
<br />
2023<br />
<b>XV. <i>Omnia sacra palco. I «Quindici» di Marco Palasciano</i></b><br />
Sedici lezioni (nn. 155-170 c.g.)</blockquote>
I contenuti dei laboratori euristici si sono sviluppati «come rampicanti che crescano su un graticcio». Il laboratorio euristico del 2013 ha avuto per «graticcio» i ventidue arcani maggiori dei tarocchi; quello del 2014 ha avuto le nove Muse (parte I) e le dodici costellazioni dello Zodiaco (parte II). A partire da <i>Maieuticon </i>la distinzione tra «festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia» e «laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia» è abolita e sono detti tutti, anche retroattivamente, «festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia». Nel 2022 Palasciano cancella, di nuovo con effetto retroattivo, il termine «arti varie» (questo perché nel preparare il XV festival-laboratorio, <i>Omnia sacra palco</i>, ai fini di esso ha maturato le definizioni di ludus e arte come intrecci di gioco e poesia: difatti, intendendo «poesia» come poesia lato sensu, si ha che il ludus è «gioco strutturato, inclusivo di poesia» e l'arte è «poesia strutturata, inclusiva di gioco»).<br />
<br />
Il 27 aprile 2011 Palasciano ha tenuto al liceo “Pietro Giannone” di Caserta una lezione isolata, lunga circa tre ore, consistente in una sintesi de <i>La grande ruota delle umane cose</i>, intitolata <i>De magna rota rerum humanarum: la sistemazione delle pratiche e dei valori umani nella Ruota palascianiana</i>. Il 19-20 dicembre 2013 ha tenuto al liceo “Luigi Garofano” di Capua una lezione in due puntate consistente in una selezione di argomenti di <i>Urna Maris barocca</i>, intitolata <i>Filosofia, arti varie, gioco e umana armonia: introduzione ai laboratori euristici dell'Accademia Palasciania</i>; e il 18-19 dicembre 2014 ha tenuto nello stesso istituto una lezione in due puntate (nn. 79-80 c.g.) intitolata <b><i>Etica e natura. Dalla ricognizione sentimentale alla ricostruzione ambientale</i></b>.<br />
<br />
Nel 2014 Palasciano ha tenuto con Lorella Spitaletta un laboratorio teatrale nella chiesa di San Giuseppe, a Capua. Il 23 aprile 2016 ha tenuto la lezione isolata di teatro <b><i>Gran festa per Amleto e Don Chisciotte</i></b> (n. 92 c.g.), nell'àmbito dell'evento in tre giornate <i>Gli spazi della cultura e della fantasia. Tre giornate, quattro luoghi, quattordici eventi per chiedere che Palazzo Fazio non sia venduto</i>.
<br /><br />
Il 21 aprile 2017 Palasciano ha tenuto all'interno del laboratorio <i>Liberi</i> dell'associazione Rain ArciGay Caserta la lezione isolata <b><i>Contenuto, forma, sistema: dall'inventario pedante all'invenzione alla Dante</i></b>, sintesi della parte III di <i>Maieuticon</i>.
<br />
<br />Nel 2020 Palasciano ha tenuto due lezioni isolate (nn. 151 e 152, valse come lezioni straordinarie de <i>L'idea dell'uomo</i>), <i><b>Capua città "copernicana"</b></i> (12 settembre) e <i><b>Alla ricerca della dea perduta</b></i> (X edizione di <i>100 Thousand Poets for Change</i> in Terra di Lavoro, 26 settembre); ha inoltre registrato (novembre) e posto in YouTube, non in elenco, <i>Il viaggio della mamma verso l'iperuranio</i>, riduzione della puntata n. 9 di <i>Ortelius Room</i>. Il 21 maggio 2021 ha tenuto una breve lezione (n. 153 c.g.) per l'inaugurazione di <b>piazza Nikolaus von Schönberg</b> a Capua. Il 6 maggio 2022 ha tenuto la lezione isolata (n. 154 c.g.) <b><i>Il poeta di Capua. Dal locale all'universale e oltre</i></b>.<br />Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-61918148430606137122013-10-05T14:05:00.000+02:002019-11-24T12:44:32.257+01:00Urna Maris barocca. Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia<i>Urna Maris barocca. Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia </i>è stato un corso di Marco Palasciano sulla propria filosofia, il quinto, articolato in dodici lezioni-spettacolo susseguitesi, repliche comprese, dal 6 ottobre al 23 dicembre 2013 in Capua, tra il Palascianeum e Palazzo della Gran Guardia (messo a disposizione dall'Associazione Pro Loco), a cura dell'Accademia Palasciania.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTDq3xeYEQWrkxq2g5F7KAhNKzIyV22dNZLtJYaP_gfhhTXlKvn-PMpXypc9WI3YTyz6VLBS0iAzq_l_qMvlV7whiFYP8NGb0vmUrlPATBp18B8R3PqANffsoQIC7A8hVAFsj5bgBkxhpD/s1600/Nove+banner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTDq3xeYEQWrkxq2g5F7KAhNKzIyV22dNZLtJYaP_gfhhTXlKvn-PMpXypc9WI3YTyz6VLBS0iAzq_l_qMvlV7whiFYP8NGb0vmUrlPATBp18B8R3PqANffsoQIC7A8hVAFsj5bgBkxhpD/s1600/Nove+banner.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I banner di nove delle dodici puntate di <i>Urna Maris barocca</i> usati <br />
nei rispettivi annunci del blog dell'Accademia Palasciania.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Di séguito ecco l'elenco delle dodici lezioni; ciascuna delle quali, tranne la prima, è consistita in una sintesi e rielaborazione di due lezioni di <b><i>Arca Arcanorum </i></b>(il titolo <i>Urna Maris barocca</i> è l'anagramma di <i>Arca Arcanorum bis</i>).
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/10/inaugurato-capua-il-nuovo-festival.html" target="_blank">1. Baroccopolis. Dalle lettere “copernicane” degli arcivescovi di Capua alle feste per Carlo lo Stregato</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/10/il-mondo-labirinto-o-paradiso.html" target="_blank">2. Essere o paraessere. La realtà non ha un senso, di base; ma ne ha in cima</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/10/da-pitone-ai-pitoni-nel-tamigi.html" target="_blank">3. <i>Gnôthi seautón</i>, Watson! Siamo tutti la figlia di Lord Hicks</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/10/falcone-in-spalla-ed-elitropia-in-tasca.html" target="_blank">4. Terra e cielo (<i>nzomm</i>). Teatri del potere dal Duecento al Duemila tra <i>populus stupidus </i>e <i>stupores mundi</i></a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/11/angeli-mostri-pseudomostri-eccetera.html" target="_blank">5. Il potenziale umano (e disumano). Dalla topologia dei sogni d’amore alla morale dei topi di fogna</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/11/da-giusta-verita-giustizia-vera.html" target="_blank">6. O insensata cura de’ mortali. Come liberarsi dei difettivi sillogismi e batter l’ali un po’ più in alto</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/11/se-i-cosmi-sono-fuochi-dartificio.html" target="_blank">7. <i>Usque ad finem (?)</i>. La vita come arena dialettica di entropia e sintropia</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/11/lurna-del-mare-e-i-nove-strati-ontici.html" target="_blank">8. <i>Ātman forever</i>. L'essere è eterno o non sarebbe mai stato</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/12/la-domenica-nera-quattro-gatti_4.html" target="_blank">9. Diabolicon. Dalle orge degli Pthir ai monasteri di Buenos Aires</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/12/luomo-infinita-sete-dinfinito.html" target="_blank">10. Le piste dell'episteme. Dagli spechi ctonii alle specole uranie tra illusionismo e illuminismo</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/12/cuori-di-tenebra-e-di-luce-ed-ibridi.html" target="_blank">11. Alfa, Delta, Zeta, Tau. Fondamenti di fenomenologia degli influssi interumani</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/12/ventidue-arcani-ventidue-diplomi.html" target="_blank">12. Vita supernova. Il mondo come volatilità e ripresentazione</a></blockquote>
Si sono inoltre tenute quattro puntate speciali (di cui solo la prima e la terza rientreranno nel computo generale delle <b>lezioni di filosofia palascianiana</b>, come n. 64 e n. 69, le altre due non soddisfacendo i parametri):<br />
<blockquote class="tr_bq">
● una, senza titolo, dedicata al <i>ludus </i>e all'umana armonia (chiesa dei santi Rufo e Carponio, 23 novembre);<br />
<br />
● un'altra dedicata alla psicologia delle relazioni umane, a cura di Fabio Ianniello, in collaborazione con l'associazione Open (Palascianeum, 30 novembre);<br />
<br />
● <i>Filosofia, arti varie, gioco e umana armonia: introduzione ai laboratori euristici dell'Accademia Palasciania </i>(liceo “Luigi Garofano”, 19 dicembre);<br />
<br />
● una puntata di giochi comunicativi e improvvisazioni teatrali (liceo “Luigi Garofano”, 20 dicembre).</blockquote>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comCapua CE, Italia41.101280516898363 14.21035140752792441.101093516898366 14.210036407527923 41.10146751689836 14.210666407527924tag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-30725275767069836652013-09-05T14:55:00.002+02:002022-07-22T17:26:04.871+02:00Arca Arcanorum. Nuovo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia<i>Arca Arcanorum. Nuovo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia</i> è stato un corso di Marco Palasciano sulla propria filosofia, il quarto, articolato in ventidue lezioni-spettacolo susseguitesi dal 24 febbraio al 28 luglio 2013 in vari luoghi della Campania, a cura dell'Accademia Palasciania.<br />
<br />
Di séguito ecco l'elenco delle ventidue lezioni, ciascuna ispirata a un diverso arcano maggiore dei tarocchi. (Di alcune aggiungeremo poi il titolo; se ancor difatti manca, è perché ciascuno dei titoli veniva deciso soltanto dopo il tenersi della relativa lezione, all'atto del resocontarne; e ancora non si è avuto il tempo di resocontarle tutte, per via «del ratto accavallarsi senza fiato» degli impegni accademici.)<br />
<blockquote class="tr_bq">
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/02/avviato-il-laboratorio-euristico.html" target="_blank">0. Introduzione. Un po' di alea, di <i>alétheia</i> e di hamletica</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/03/entra-in-scena-il-professor-coppelius.html" target="_blank">1. Illusionismi e <i>specula veritatis</i>. Come salvarsi dall'uomo della sabbia e dallo stress della vita postmoderna </a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/03/la-sibilla-e-altri-media-spirituali.html" target="_blank">2. La maieutica delle Sibille. Quando l'Ombra ci illumina </a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/03/sherlock-holmes-contro-il-professor.html" target="_blank">3. Londra 1889: Sherlock Holmes contro il professor Coppelius </a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/04/dal-duemila-al-duecento-e-ritorno.html" target="_blank">4. Arsenico e vecchi sonetti. Poesia e paranoia alla corte di Federico II di Svevia (e non solo)</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/04/in-cerca-di-una-guida-spirituale.html" target="_blank">5. Te lo do io il <i>Veritatis splendor</i>. Come spaccare il mondo in due e spacciarsi per costruttori di ponti</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/04/sullamore-tra-commozione-e-ludus.html" target="_blank">6. <i>Amor est fortior</i>. Da Paolo e Francesca all'agàpe universale </a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/04/platone-riveduto-e-corretto.html" target="_blank">7. Epifanie bestiali. Dal giardino di Circe al gabinetto del dottor Jekyll</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/04/come-rendere-il-mondo-un-paradiso.html" target="_blank">8. La giustizia è una vergine ma non di Norimberga. Ricordare l'Uno per accordare il molteplice</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/05/sotto-il-cielo-di-mezza-primavera.html" target="_blank">9. Lontano dall'<i>oklos </i>per vivere l'<i>olos</i>. Dal mito della caverna alla caverna dell'eremita </a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/05/caso-destino-karma-o-psicokarma.html" target="_blank">10. <i>Anerrìphtho kýbos</i>. Il destino nelle mani come il mondo nella mente</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/05/extraterrestri-sul-monte-tifata.html" target="_blank">11. La forza più potente all'universo. Dalla guerra dei mondi alla pace del cuore</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/05/svelata-la-struttura-sotterranea.html" target="_blank">12. Rovesciate il mondo, voglio trascendere. Parmenide aveva già capito tutto <i>e nuie stammo ancora a chesto?</i></a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/06/carne-ossa-idee-non-sono-che-una.html" target="_blank">13. Ti ho sempre amato. Il mondo è il mare, l'anima è un cetaceo, la morte il suo salire a respirare</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/06/la-spedizione-sul-pianeta-pthirion.html" target="_blank">14. Il cosmocembalo ben temperato. La natura è viziata e va corretta</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/06/a-teano-tra-streghe-alieni-e-diavoli.html" target="_blank">15. <i>Horror vacuus</i>. Diavoli, streghe, alieni, fischi per fiaschi vari e rischi veri</a><br />
<br />
16. Torri di teorie. Dalla telergia di Tesla agli strampalà in cerca di Shambhalà<br />
<br />
17. Alto/Altro. Come osservare il cielo ad occhio puro<br />
<br />
18. Caino e le spine. Autopsia delle amicizie illusorie<br />
<br />
19. Al gran sole carico d’amore. Alta poesia delle amicizie illuminanti<br />
<br />
20. <i>Dies rationis</i>. Bilanci esistenziali e giudizi universali<br />
<br />
21. Welt und Weltanschauung. Dai quattro umori di Ippocrate alle sei porte della camera magica</blockquote>
Si sono inoltre tenuti un rito lustrale marino (del quale è dettagliatamente narrato alla voce <b>Limbo, Purgatorio e rinascita spirituale</b>), tre incontri di aggiornamento e dialogo (di cui uno riservato a tre soli interlocutori: il cosiddetto Prescelto e i due Vicepresidenti dell'Accademia Palasciania, gli stessi che avrebbero poi presenziato al rito) e due repliche.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuGAIDdd2MxavVXVyex27R81GkGIMN7b_fbp_7rnxK6D1YI31FTAo0hdFD4iFkuRoEt37HJaV0jFDqLU7gF0uwQqN4afRAHCAFKNvvcYaL-aAKuT04VUYct4C47Z9DvV9va0yxMyZ2aPI1/s1600/Diplomi+e+attestati.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="145" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuGAIDdd2MxavVXVyex27R81GkGIMN7b_fbp_7rnxK6D1YI31FTAo0hdFD4iFkuRoEt37HJaV0jFDqLU7gF0uwQqN4afRAHCAFKNvvcYaL-aAKuT04VUYct4C47Z9DvV9va0yxMyZ2aPI1/s400/Diplomi+e+attestati.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Palazzo Cascella, Aversa, 28 luglio 2013.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Di séguito ecco l'elenco dei luoghi utilizzati per gli eventi di <i>Arca Arcanorum</i>. Interni:<br />
<blockquote class="tr_bq">
● Palazzo Lanza (Capua), lezioni nn. 0, 2, 3, 4, 5.<br />
● Palascianeum (Capua), lezioni nn. 1, 2, 4, 5, 6, 8, 9, 13, 14, 16, 17, 18, 19, 20, due incontri di aggiornamento e dialogo e la replica della lezione n. 15.<br />
● Villa Irene (Pontelatone), lezione n. 7.<br />
● Palazzo Parente (Aversa), lezione n. 10.<br />
● Studio di Angelo Maisto (Santa Maria Capua Vetere), lezione n. 12 e un incontro riservato di aggiornamento e dialogo.<br />
● Palazzo Iannuccilli-D'Angelo (Teano), lezione n. 15.<br />
● Palazzo Cascella (Aversa), lezione n. 21.</blockquote>
Esterni:<br />
<blockquote class="tr_bq">
● Stazione ferroviaria (Capua), lezione n. 6.<br />
● Resti dell'Arco trionfale di Federico II di Svevia (Capua), lezione n. 6.<br />
● Giardino di Villa Irene (Pontelatone), lezione n. 7.<br />
● Parco Eucalyptus (Capua), lezione n. 8.<br />
● Aree selvagge sul monte Tifata (Sant'Angelo in Formis), lezioni nn. 9 e 11.<br />
● Piazza della Rimembranza (Sant'Angelo in Formis), lezione n. 11.<br />
● Fossati della cinta bastionata (Capua), lezione n. 14.<br />
● Strade (Capua), lezione n. 16 e replica della lezione n. 3.<br />
● Mare (Acciaroli), rito lustrale marino.</blockquote>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-90852840845976117882013-08-23T07:22:00.007+02:002022-08-30T13:08:30.846+02:00Limbo, Purgatorio e rinascita spirituale<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAN93KVvfpZ6_jZSvzdZC_C6_ohdOElZe2wbpm-JjuGj9FXLunFRKgy9SUs3KUDubwgIbjJUv-yZ15-r8ys159ddHtohod-fnzNnw0ZOqQe-P-woYZoSoLJctiOfcKxUnYqbz-x46xgDfJ/s1600/Topolino+1076.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAN93KVvfpZ6_jZSvzdZC_C6_ohdOElZe2wbpm-JjuGj9FXLunFRKgy9SUs3KUDubwgIbjJUv-yZ15-r8ys159ddHtohod-fnzNnw0ZOqQe-P-woYZoSoLJctiOfcKxUnYqbz-x46xgDfJ/s320/Topolino+1076.jpg" width="165" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">«Topolino» n. 1076.</td></tr>
</tbody></table>
La data in cui si è tenuta <i>Dies rationis</i>, penultima lezione del laboratorio <b><i>Arca Arcanorum</i></b>, per caso è la stessa che un radicato amor di simmetria e un semplice calcolo aritmetico da esso ispirato indicavano come il giorno della fine, da celebrare con un rito purificatore, di un vasto periodo della vita di Marco Palasciano, simbolicamente determinato, durato circa trentasette anni e composto di due parti consecutive di uguale estensione, che chiameremo Limbo e Purgatorio.<br />
<br />
Il Limbo si considera iniziato il 7 luglio 1976, giorno d'uscita nelle edicole di Capua del numero 1076 del settimanale per ragazzi «<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Topolino_%28libretto%29" target="_blank">Topolino</a>». Palasciano aveva allora otto anni.<br />
<br />
Trascorsi poco più di diciotto anni e mezzo, cioè 6764 giorni, il passaggio dal Limbo al Purgatorio è segnato dalla morte del padre di Marco, <b>Ferdinando Palasciano</b>, presso l'Ospedale di Caserta (sito in via Ferdinando Palasciano) la sera del 13 gennaio 1995.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiFtyyWA4J-wjusjE4vg3cuKLd9j0CqzU6F5dVPSCO7dYImlAdW8yKaAOCjVdwiUoTVWHKfYqSfaCuq0Pb17hPAYVc5Qo063nzAqs08bUym8ltqZYDVhLFPlVpYn2p5r1_uBBLHrg1AoYx/s1600/Ospedale+di+Caserta.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiFtyyWA4J-wjusjE4vg3cuKLd9j0CqzU6F5dVPSCO7dYImlAdW8yKaAOCjVdwiUoTVWHKfYqSfaCuq0Pb17hPAYVc5Qo063nzAqs08bUym8ltqZYDVhLFPlVpYn2p5r1_uBBLHrg1AoYx/s400/Ospedale+di+Caserta.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'Ospedale di Caserta.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEDjDxYJLrQotDnCTmJGLq34TUFssWmBHR37L_2ARQnG7tsTr0EmfHaRoQtx1GatSgRCGdp6E84IfXJUFB7l3iX4V0bCbqxfxGXvWOAObhxZk9TBv-LjDohzecmOZ8JqVHMqstPCHnDvQd/s1600/Euno%C3%A8.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEDjDxYJLrQotDnCTmJGLq34TUFssWmBHR37L_2ARQnG7tsTr0EmfHaRoQtx1GatSgRCGdp6E84IfXJUFB7l3iX4V0bCbqxfxGXvWOAObhxZk9TBv-LjDohzecmOZ8JqVHMqstPCHnDvQd/s200/Euno%C3%A8.jpg" width="155" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gustave Doré, ill. del 1867<br />
per il <i>Purgatorio</i>, c. XXXIII:<br />
Dante si abbevera all'Eunoè.</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
Trascorsi altri 6764 giorni, la fine del Purgatorio coincide con il momento in cui, all'inizio della lezione <i>Dies rationis</i> (ispirata al tarocco dell'Angelo e perciò dedicata ai bilanci esistenziali), il <b>Prescelto</b> che un giorno prima aveva simbolicamente purificato Palasciano con un battesimo filosofico nell'acqua del mare (l'amico n. 1 dell'<b>Amicarium</b> di gennaio-luglio 2013) gli porge da bere un bicchiere d'acqua di fonte, simboleggiante l'acqua dell'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Euno%C3%A8" target="_blank">Eunoè</a>, presa da una bottiglietta fornita loro la mattina dello stesso giorno, per il viaggio di ritorno a Capua, dall'amica che li aveva ospitati (appositamente per consentire il compiersi del rito) nella di lei casa di Acciaroli, comune il cui territorio un tempo rientrava fra i dominii della città-stato di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_eleatica" target="_blank">Elea</a>, estesi fra punta Licosa e capo Palinuro.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV6mOwjJwSMhRB6CjLxnDmO3o07MeTNjbK-NzYTmNNp4ZYmZMTDRekvDmS_cUM-3WeY6ZShYrZ7JhcUlPByPj-eEElmPNkfUKqrBG1WJ-GYEJ4dWmsHY-Urf3BzDg3Bp7gI2gdAV2dL66T/s1600/Magna+Grecia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="456" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV6mOwjJwSMhRB6CjLxnDmO3o07MeTNjbK-NzYTmNNp4ZYmZMTDRekvDmS_cUM-3WeY6ZShYrZ7JhcUlPByPj-eEElmPNkfUKqrBG1WJ-GYEJ4dWmsHY-Urf3BzDg3Bp7gI2gdAV2dL66T/s400/Magna+Grecia.jpg" width="500" /></a></div>
<br />
Questo avveniva domenica 21 luglio 2013. Tornando a sabato 20 luglio, al cui tramonto si sarebbe tenuto il rito marino, intorno all'alba il Prescelto aveva pronunciato due parole nel sonno:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #38761d;">Cinque, cinque. </span></div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaeemK3v8EbIbtDoAFkZk30N3y4CExGfzEHRqO1e51jhCZkWi9VcHLzVyLailklidBQNrKRwZl4GlSAzskFuU2KUYcYFPp5R59wB08TSpNtcr6TylfvaZlcrUsHf6MlrmnLJIy3om5Cq2j/s1600/Battesimo.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaeemK3v8EbIbtDoAFkZk30N3y4CExGfzEHRqO1e51jhCZkWi9VcHLzVyLailklidBQNrKRwZl4GlSAzskFuU2KUYcYFPp5R59wB08TSpNtcr6TylfvaZlcrUsHf6MlrmnLJIy3om5Cq2j/s200/Battesimo.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dettaglio da Guido Reni, <br />
<i>Battesimo di Cristo</i>, 1623.</td></tr>
</tbody></table>
Assunte tali parole come una sorta di messaggio <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Oracolo" target="_blank">oracolare</a>, reso ancor più suggestivo dal fatto che nella simbologia associata alla filosofia palascianiana il <span style="color: #38761d;">cinque</span> è il numero associato all'amore universale, Palasciano modificò il programma del rito stabilendo che l'acqua del mare fosse versata <span style="color: #38761d;">cinque</span> volte. Stabilì inoltre di associare il gesto battesimale alle <span style="color: #38761d;">cinque</span> vocali dell'alfabeto italiano e queste ad altrettante parole chiave, focalizzate sull'idea di una <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Cusano#Coincidentia_oppositorum" target="_blank"><i>coincidentia oppositorum</i></a> dell'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Uno_%28filosofia%29" target="_blank">Uno</a> con l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Olismo" target="_blank">Olos</a> (la parola «Olos» sarà poi, nel 2022, sostituita da «Omnia») e dell'Istante con l'Eternità, per mezzo dell'Amore inteso come <a href="http://www.treccani.it/vocabolario/quintessenza/" target="_blank"><i>quintessentia</i> alchemica</a> del reale. Qui di séguito riportiamo parte della formula rituale infine scritta da Palasciano (su un foglio A<span style="color: #38761d;">5</span> giallo oro) e letta, in mezzo al mare, dal Prescelto:
<br />
<blockquote class="tr_bq"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2dq1bjOnCAnBwy3XutLCYyz1nwd-Lway1nXTz44hbHwK-N_7Drnc4g6pfaabVfaBxChhcGP7U1deEWdCCoV61kkzdNhwuLOThQ1hz_l7YyefVaGv1NkeEGaYd3zBx0DA4p3Mwug5JAPJb/s1600/L'entrata+in+acqua.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2dq1bjOnCAnBwy3XutLCYyz1nwd-Lway1nXTz44hbHwK-N_7Drnc4g6pfaabVfaBxChhcGP7U1deEWdCCoV61kkzdNhwuLOThQ1hz_l7YyefVaGv1NkeEGaYd3zBx0DA4p3Mwug5JAPJb/s200/L'entrata+in+acqua.jpg" width="250" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Prescelto e Palasciano entrano in acqua.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: #38761d;">[...] con le mie mani raccolgo quest'acqua che bagna il territorio che fu di Elea, patria di Parmenide, e su di te cinque volte versandola ti purifico da ogni colpa passata, se mai colpa vi è stata, e in questo stesso gesto ti battezzo nel nome della Verità Splendente [...].</span><br />
<br />
Il rito si tenne al tramonto perché per il calendario ebraico, che in tal senso tornava utile (dato che la mattina dopo si sarebbe dovuti ripartire presto), in quel momento ci si sarebbe trovati al principio del 21 luglio. Palasciano e il Prescelto aspettarono che il sole fosse quasi a livello dell'orizzonte equoreo, quindi entrarono in acqua. Proprio in quell'istante, per caso, la disturbante musica commerciale sparata ad alto volume dal bar del lido si interruppe e tacque. Il rito poté dunque compiersi al solo suono delle onde e della voce del Prescelto, che iniziò la lettura della formula non appena ai suoi occhi l'immagine del sole ebbe toccato l'immagine del mare.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk4gubcxquK-Cg6R2Rzxt_RPF3nngkyqpTH04S-YU5ra2eScJV7xuiF3qI-7UhBbwLLW3Jumh1VH0Ti_cVUW-MHCNwDtBRiEmTrIB7JP5XavOUm_NJ2a5oEkZjuErnCO0uKtfHwQQIyHGI/s1600/Battesimo.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk4gubcxquK-Cg6R2Rzxt_RPF3nngkyqpTH04S-YU5ra2eScJV7xuiF3qI-7UhBbwLLW3Jumh1VH0Ti_cVUW-MHCNwDtBRiEmTrIB7JP5XavOUm_NJ2a5oEkZjuErnCO0uKtfHwQQIyHGI/s400/Battesimo.jpg" width="500" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il rito marino. Acciaroli, tramonto del 20 luglio 2013.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Nella notte fra sabato e domenica il Prescelto parlò nuovamente nel sonno. Anche stavolta, e sempre per caso, al momento giusto chi giaceva nel letto accanto al suo, Palasciano, era sveglio e poté udire nitidamente e trascrivere il “messaggio” (in rispetto del quale, fra l'altro, da allora non avrebbe più ucciso né formiche né <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lepisma_saccharina" target="_blank"><i>lepismæ</i></a>, e infine neanche le zanzare). Le parole, pronunciate in tono di monito severo ma gentile, furono queste tre:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #38761d;">Marco, sii amore.</span></div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5zdrpNSnClfcbwNOnDSky7MBr-PEZ_6r0fEVo7-WgyF3bFEdd1uIWqREiiVy1QgFxqYGadRp0ZnLFyVkbLKQxvrLFua4GHhenFRzb30MeXKScrYqOL6jENN0ORknupvpdl4-JG_EdPO8/s1600/Arcani.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="118" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5zdrpNSnClfcbwNOnDSky7MBr-PEZ_6r0fEVo7-WgyF3bFEdd1uIWqREiiVy1QgFxqYGadRp0ZnLFyVkbLKQxvrLFua4GHhenFRzb30MeXKScrYqOL6jENN0ORknupvpdl4-JG_EdPO8/s200/Arcani.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I tarocchi prima di essere liberati.</td></tr>
</tbody></table>
La domenica, come si è detto, si tenne la penultima puntata di <i>Arca Arcanorum</i> (l'ultima a cui il Prescelto potesse essere presente prima di lasciare Capua per sempre, altra “fatale” coincidenza) e il Prescelto porse a Palasciano quel bicchiere d'acqua di fonte, lì nel <b>Palascianeum</b>, a complemento del rito marino di circa ventiquattr'ore prima. Pochi minuti dopo lo assisté nell'atto di liberare i <b>tarocchi palascianiani</b>, emblema del laboratorio <i>Arca Arcanorum</i>, dalla cornice che da alcuni anni li teneva imprigionati «come insetti preistorici nell'ambra, o semi nel ghiaccio». E andò infine egli stesso a riporli nella<b> stanza del diario, </b>sullo sgabello descrittogli, dove lo aspettava un dono: un kit di cacciaviti e altri attrezzi in miniatura appartenuto al padre di Marco.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwK2ulJKyahlSq0GQYNE_8Gx6uq-sqzT5-1WWJSXffdiCOKDl6R_9OPN6yhuZ5e2eFoT_VUKMkNzK5-FPHZYqE69lt27a0Xs_VWSNOJHZUKTGppsgut8wMexdYpfN461XggHizjO1jj6VO/s1600/La+liberazione+dei+tarocchi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="331" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwK2ulJKyahlSq0GQYNE_8Gx6uq-sqzT5-1WWJSXffdiCOKDl6R_9OPN6yhuZ5e2eFoT_VUKMkNzK5-FPHZYqE69lt27a0Xs_VWSNOJHZUKTGppsgut8wMexdYpfN461XggHizjO1jj6VO/s400/La+liberazione+dei+tarocchi.jpg" width="500" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Smontaggio della cornice che imprigionava i tarocchi. Capua, 21 luglio 2013.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiGnz-Rh4kRMzsaW2749k8ukBpI4obtMR5l-nAI9g2CaP8YwKbgTu6LrjFP180B8O9u3Uhzok3Q_NwhDfwSiYyVSgT2VrirZ1HExk7hJ1xWtGqki7OE2khNG-1jd34OIrmcLUGkXIohBbU/s1600/Cielo.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiGnz-Rh4kRMzsaW2749k8ukBpI4obtMR5l-nAI9g2CaP8YwKbgTu6LrjFP180B8O9u3Uhzok3Q_NwhDfwSiYyVSgT2VrirZ1HExk7hJ1xWtGqki7OE2khNG-1jd34OIrmcLUGkXIohBbU/s320/Cielo.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cielo dell'alba del 22 luglio 2013.</td></tr>
</tbody></table>
Simbolicamente conclusa in questi termini la parabola di Limbo e Purgatorio, il 22 luglio 2013 è stato il primo giorno ufficiale della <i>vita nova</i> di Marco Palasciano (nel cui diario sulla pagina fra l'ultima del 21 e la prima del 22 luglio si trova appunto la <a href="http://www.etimo.it/?term=rubrica" target="_blank">rubrica</a> «<i>Incipit vita nova</i>», mutuata da <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Vita_Nuova" target="_blank">Dante</a>). Casualmente si tratta di una data che un astrologo o un induista avrebbe potuto additare come perfetta per una rinascita spirituale: al mattino Marte (il nome <i>Marco </i>deriva da <i>Marte</i>) si trovò in perfetta <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Congiunzione_%28astrologia%29" target="_blank">congiunzione</a> con Giove (il cui nome deriva dalla radice indoeuropea *<i>dyeu- </i>che vale <i>splendere</i>, ond'ecco evocata la «Verità Splendente») a circa <span style="color: #38761d;">5°55'</span> del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Segno_zodiacale#Zodiaco_tropicale" target="_blank">segno</a> del Cancro ovvero nella <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Costellazione" target="_blank">costellazione</a> dei Gemelli; il Sole entrò alle<span style="color: #38761d;"> 5.55</span> del pomeriggio nel proprio <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Domicilio_%28astrologia%29" target="_blank">domicilio</a>, il segno del Leone; verso il tramonto la Luna si trovò in perfetta plenitudine, infine, ed era il plenilunio del <a href="http://www.hinduism.it/festivita-calendario-guru.html" target="_blank">Guru Purnima</a>. Del tutto casuale anche il fatto che il gesto di versare l'acqua richiami la figura dell'Aquario e possa dunque simboleggiare l'inizio di una nuova età del mondo, l'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Era_dell%27Aquario" target="_blank">età dell'Aquario</a>.<br />
<br />
Va pur detto che, <span style="color: #38761d;">cinque</span> giorni dopo, il Prescelto traslocò, lasciando Capua in treno, e che tale treno, in lieve ritardo, partì esattamente alle <span style="color: #38761d;">cinque e cinque</span> pomeridiane.<br />
<br />
Infine, a chiudere perfettamente il cerchio delle casualità, il giorno di nascita del padre di Marco è il <span style="color: #38761d;">5</span> dicembre (e lasciamo stare che Marco, il cui nome avrete già notato esser di <span style="color: #38761d;">5</span> lettere, e il cognome di <span style="color: #38761d;">5+5</span>, è nato il <span style="color: #38761d;">5°</span> mese dell'anno).</blockquote>Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-5436568148637427492012-12-25T09:00:00.000+01:002013-10-22T02:53:47.712+02:00traduzionalismoIl trad<span style="color: blue;">u</span>zionalismo, da non confondere con il trad<span style="color: red;">i</span>zionalismo, è un modo amichevole di affrontare le affermazioni di un credente religioso, da parte di un interlocutore non credente, che consiste nel tradurle dal linguaggio religioso in quello filosofico.<br />
<br />
Esempio di discorso sul traduzionalismo, dall'incontro n. 15 di <i>Arca Arcanorum</i>:
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #274e13;">Dire che Gesù fosse Dio non è in fondo un grande errore: tutti siamo “Dio”, <i>lato sensu</i>. Le cose che i credenti dicono – purchè non siano in cozzante contrasto con il vero, come quando si lasciano andare alla sessuofobia – reinterpretiamole, e si vedrà che talvolta dicono le stesse cose di noi filosofi. Si muti prospettiva d’osservazione, di lettura [...].</span></blockquote>
Dall'incontro n. 5 di <i>Arca Arcanorum</i>:
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #274e13;">Filtrate. Infine è solo un problema di linguaggio: amiamo le stesse cose ma le definiamo in modi diversi, oppure chiamiamo con lo stesso nome cose diverse. Non badate all’accidente, ma alla sostanza. [...] Il problema grosso è quando mancano i concetti. Ancor peggio è quando ci sono di mezzo pensieri meschini o paranoici. Ma quando si ha a che fare con persone buone e gentili, non ha importanza la loro posizione epistemica.
</span></blockquote>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-73320569000448451262012-11-04T11:17:00.000+01:002020-01-08T12:39:43.375+01:00Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia<i>Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia </i>è stato un corso di Marco Palasciano sulla propria filosofia, il terzo, ovvero il quarto festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia, articolato in dodici lezioni-spettacolo susseguitesi dall'8 ottobre al 22 dicembre 2012 in Capua, nella sala eventi di Palazzo Fazio (messa a disposizione da Capuanova e Il Pendolo) e in quella della libreria Guida Capua (a Palazzo Lanza), a cura dell'Accademia Palasciania.<br />
<br />
Di séguito ecco l'elenco delle dodici lezioni. Le prime due sono consistite in una sintesi delle dodici lezioni-spettacolo del corso del 2011 <i>De natura mundi. L'interpretazione del mondo in ottanta giorni</i>. <br />
<blockquote>
<a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2012/01/de-natura-mundi-linterpretazione-del.html" target="_blank">1-2. <i>De natura mundi</i>. L’interpretazione del mondo in ottanta giorni</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/10/una-bella-serata-ludoteca.html" target="_blank">3. Uno scarafaggio esce da un carillon e inizia a divorare un libro. Serata di giochi e di ricerca euristica</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/11/musica-stricto-sensu-et-lato-sensu.html" target="_blank">4. Musica <i>lato sensu</i>: la sfera delle Muse. Dalla tassonomia delle arti al trionfo della volontà sulla meccanica</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/11/ivi-non-entri-chi-non-e-geometra.html" target="_blank">5. La regola del maestro di Borges. Laboratorio di scrittura</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/11/se-leopardi-e-una-falsa-tartaruga.html" target="_blank">6. Alétheia nel paese delle meraviglie. Dall’<i>ignorantia</i> piú o meno <i>docta</i> all’equazione della verità</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/11/la-puntata-centrale-di-euristicon.html" target="_blank">7. Il caleidoscopio di Maya. Ontologia, cosmologia, biologia</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/12/la-veste-data-dalla-mente-allanima.html" target="_blank">8. Il mosaico di Psiche. Ricognizione e ricostruzione dell’umano</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/12/la-tempesta-ben-palascianizzata.html" target="_blank">9. Prospero contro il professor Coppelius. Laboratorio teatrale </a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/12/malgrado-tutto-e-lepoca-migliore.html" target="_blank">10. Fuga dal ventre del Leviatano. Pinocchio a rovescio ovvero un mondo di marionette</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2012/12/due-carillon-pieni-di-scarafaggi.html" target="_blank">11. Ulisse nel mar delle blatte. La nave della filosofia tra la Scilla del fideismo e la Cariddi del nichilismo </a><br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/01/la-dodicesima-e-ultima-puntata.html" target="_blank"><br /></a>
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2013/01/la-dodicesima-e-ultima-puntata.html" target="_blank">12. <i>De natura amoris et fine mundi</i>. Come perdersi nell’altro per trovare sé stessi e fare di ogni giorno un rinascimento </a></blockquote>
Si sono inoltre tenuti tre incontri di aggiornamento e dialogo (due a Capua, l'uno a Palazzo Lanza e l'altro nel Palascianeum; e uno nella Villa comunale di Santa Maria Capua Vetere).<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFm4A1fu_SCIgA9xK-MiQ5ToF3s5hW_7CfoS73JNZQD4Qy18KzGV2lzm6mouNi3XBJrpiiN5hyXOie6OZnGSXNm1L03EubNLjRrqxcDsYoU3WZ6LYb6TNduSOZJi2IJftBJPK3Pj9kI4Q/s1600/Manifesto+2012.jpg" target="_blank"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFm4A1fu_SCIgA9xK-MiQ5ToF3s5hW_7CfoS73JNZQD4Qy18KzGV2lzm6mouNi3XBJrpiiN5hyXOie6OZnGSXNm1L03EubNLjRrqxcDsYoU3WZ6LYb6TNduSOZJi2IJftBJPK3Pj9kI4Q/s1600/Manifesto+2012.jpg" width="447" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Locandina di <i>Euristicon</i>.</td></tr>
</tbody></table>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-69035525251897486582012-09-15T01:11:00.000+02:002012-09-15T01:14:45.741+02:00dare aranciata finta ai coccodrilli che vivono nelle fogneTalvolta, stando in vostra compagnia, può darsi che Marco Palasciano, nell'allontanarsi un attimo, vi dica: «Vado a dare un po' di aranciata finta ai coccodrilli che vivono nelle fogne». Tale pittoresca metafora di suo conio significa, semplicemente, «Vado in bagno a pisciare».<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjejZPWY6A_AEGZq80tIEMYiFVcPZKK5c5h9jDpmsk1hEoDgBy7NRAWdY99tVHccjEtaN3qNMvlJ4TFVXbsWfBjj0K85J7mezXLg2udK8e1cYrPO3F3b3JaJ06Dqn2kpNIX4pEBEdMmxflr/s1600/Coccodrillo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjejZPWY6A_AEGZq80tIEMYiFVcPZKK5c5h9jDpmsk1hEoDgBy7NRAWdY99tVHccjEtaN3qNMvlJ4TFVXbsWfBjj0K85J7mezXLg2udK8e1cYrPO3F3b3JaJ06Dqn2kpNIX4pEBEdMmxflr/s400/Coccodrillo.jpg" width="394" /></a></div>
<br />Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-73979050880579155972012-06-28T00:25:00.000+02:002019-08-20T11:51:17.544+02:00ansia e classi ansiologiche umane<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0EQe6ehyWlPvvHCwsciveoGCKHFhnIIXVyXuwHFkID4wuZ7pRCwcZY99NbdDV6RweRHkzKcnJm4xNyNWOttw-OezU0kJ_4a0oS3ooUOwMPsOWkfM7UX1IM4oIfmdffQ8CNK3daSSR7QEp/s1600/Munch.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0EQe6ehyWlPvvHCwsciveoGCKHFhnIIXVyXuwHFkID4wuZ7pRCwcZY99NbdDV6RweRHkzKcnJm4xNyNWOttw-OezU0kJ_4a0oS3ooUOwMPsOWkfM7UX1IM4oIfmdffQ8CNK3daSSR7QEp/s320/Munch.jpg" width="228" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ovviamente Edvard Munch, <i>L'urlo</i>, 1893.</td></tr>
</tbody></table>
L'ansia di Marco Palasciano (talvolta lieve, talvolta greve) è un fattore da non trascurare, soprattutto quando si organizzino eventi nei quali occorra coinvolgere la sua persona.<br />
<br />
Sull'ansia legata alla logistica si veda la voce <b>odeporofobia</b>. Qui di séguito invece si tratterà dell'ansia in rapporto alle figure umane, e di come esse possano classificarsi in base al rispettivo contributo ad aggravarla o ad alleviarla.<br />
<br />
Anche nel caso degli eventi a lui più congeniali, Palasciano non ce la farà mai a partecipare a un progetto tra i cui partecipanti non siano coinvolte persone tra le quali e lui si sia instaurato un sufficiente <i><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Transfert" target="_blank">transfert</a></i> affettivo: è dalla pura contemplazione di esse, infatti, che egli attinge la maggior parte dell'energia spirituale necessaria a prestare il proprio contributo oratorio, musicale ecc.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRvQGk-5XEfjuQ95wrjmswUg0TwRo8PHZQKYLoiH5lmponRLiqsSBmEHQmaCQJ-Ozl8cyEpWDke__uC06Zv0hn9OgjMAwQeyhyphenhyphenrdJ3_JTJkXGM87pxO1dQAI6xIEFxrv5WPtF9Udb3mDz1/s1600/T%C3%A8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="157" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRvQGk-5XEfjuQ95wrjmswUg0TwRo8PHZQKYLoiH5lmponRLiqsSBmEHQmaCQJ-Ozl8cyEpWDke__uC06Zv0hn9OgjMAwQeyhyphenhyphenrdJ3_JTJkXGM87pxO1dQAI6xIEFxrv5WPtF9Udb3mDz1/s200/T%C3%A8.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">P. prende una camomilla con un nuovo <br />
amico che ha dei progetti da proporgli.</td></tr>
</tbody></table>
Se – malgrado non abbiate mai incontrato P. – riteneste necessaria la sua partecipazione ma, per il tempo e luogo dell'evento in programma, non vi fosse disponibilità di persone cui egli sia affettivamente legato, potreste nel frattempo tentare di farlo affezionare a voi stessi, incontrandolo su un territorio a lui familiare e offrendogli la vostra amicizia purché sincera. Si tenga presente che, essendo straordinariamente <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Empatia" target="_blank">empatico</a>, P. leggerà nel vostro cuore come in un terso acquario (tranne quando gli spettri del passato fanno velo). In ogni caso, il successo o meno dell'offerta dipenderà non tanto da ciò che direte, quanto dalla <i>classe ansiologica </i>in cui egli istintivamente finirà per collocarvi.<br />
<br />
P. infatti distingue gli esseri umani in soggetti o <i>ansiogeni</i>, o <i>ansiolitici</i>, o <i>neutri</i>.
<br />
<blockquote class="tr_bq">
● I soggetti <i>ansiogeni</i> (generatori di ansia) sono quelli che lo fanno stare male già con la loro semplice presenza.<br />
<br />
● Al contrario la presenza di soggetti <i>ansiolitici</i> (dissolvitori di ansia), altresì detti <i>tranquillanti</i>, lo fa stare bene.<br />
<br />
● I soggetti <i>neutri</i>, collocandosi a metà strada tra le due opposte classi ansiologiche, non producono effetti degni di nota.</blockquote>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp6u8m7h_k-KfBbbpDSFwnelhZ34YwcfSKxlGolQQJ1QuDrPQavuDJEqh5yb-snD89aXGU-CtmgEpImdUrTOWttYyPu8Jldwl7du7ubdL6j5cWdDnP_i5l1Q-Y87KEr6OjdZQ_Yv0JqOn4/s1600/Conforto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp6u8m7h_k-KfBbbpDSFwnelhZ34YwcfSKxlGolQQJ1QuDrPQavuDJEqh5yb-snD89aXGU-CtmgEpImdUrTOWttYyPu8Jldwl7du7ubdL6j5cWdDnP_i5l1Q-Y87KEr6OjdZQ_Yv0JqOn4/s200/Conforto.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">P. abbracciato da un amico ansiolitico.</td></tr>
</tbody></table>
Nel corso del tempo è possibile passare da una classe a un'altra. Al principio, tra i fattori che determinano l'ansiogenicità o ansioliticità d'una persona pesa considerevolmente l'aspetto esteriore (in ispecie ove esso risulti evocativo di determinate figure cardine dei trascorsi vitali palascianiani) e, ove palese, l'ideologia. Perciò, prima ancora di conoscere P. dal vivo, potete già immaginare in quale delle tre classi sopradescritte vi potreste trovare collocati di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Default_%28informatica%29" target="_blank"><i>default</i></a>, a inizio conoscenza, in base ai dati che seguono (dove sostituiamo sistematicamente l'aggettivo «ansiolitico» con «tranquillante» per evitare <i>lapsi</i> visuali). <br />
<blockquote class="tr_bq">
● <i>Età</i><br />
– Gli infanti sono neutri.<br />
– I fanciulli e gli adolescenti possono essere ansiogeni, nella misura in cui siano discoli.<br />
– Le persone all'incirca tra i 25 e i 35 anni sono le più tranquillanti in assoluto.<br />
– Le persone più adulte sono le più ansiogene in assoluto (soprattutto nella fascia tra l'età di P. stesso e gli 80 anni all'incirca), a eccezione delle nonne e dei <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Puer_aeternus" target="_blank"><i>pueri æterni</i></a>. <br />
<br />
● <i>Sesso</i><br />
– Le donne di indole materna (nel senso di sfamare P., provvedere al suo abbigliamento ecc.) sono tranquillanti, al pari di quelle simili ad angeli (esili, dai lunghi capelli e dai modi gentili); tutte le altre sono ansiogene tanto più quanto più la loro mentalità è borghese.
<br />
– I maschi, invece, sono tranquillanti anche se non prestano cure materne e non sono di aspetto angelico (purché ovviamente non intervengano fattori ansiogeni relativi a età, corporatura ecc.).<br />
<br />
● <i>Corporatura e menomazioni</i><br />
– I maschi di statura superiore alla media sono i più tranquillanti, per effetto «fratello maggiore», anche (anzi soprattutto) quando siano 25-35enni: si consideri che la psiche di P. si è emotivamente cristallizzata intorno ai 15-16 anni.<br />
– Ciononostante, da che P. suo malgrado è entrato nell'età adulta è possibile anche l'effetto «fratello minore» o «figlio», ove si tratti di adolescenti e giovani di statura media o sotto la media e che si distinguano per intelligenza e sensibilità superiori alla norma.<br />
– Le persone gravemente <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Obesit%C3%A0#Classificazione" target="_blank">obese</a> sono ansiogene, per la preoccupazione destata dalla cagionevolezza del loro stato di salute, al pari di quelle ricoverate per gravi malori. <br />
– Le persone dal fisico costruito in palestra sono ansiogene nella misura dell'innaturalità del loro aspetto.<br />
– Non si fa differenza tra corpi integri e mutilati.<br />
– Le persone con stampelle sono tranquillanti.<br />
<br />
● <i>Pelo</i><br />
– Non si fa differenza tra persone capellute e calve.<br />
– I capelli tra il castano chiaro e il biondo scuro sono i più tranquillanti.<br />
– I capelli biondo chiaro sono lievemente ansiogeni, tanto più quanto più tendenti all'albino.<br />
– I capelli colorati palesemente innaturali sono lievemente ansiogeni.<br />
– Le donne dai capelli molto corti sono lievemente ansiogene.<br />
– I maschi dal petto peloso sono tranquillanti, quelli dal petto glabro sono neutri.<br />
– I maschi sono tanto più tranquillanti quanto più barbuti. I maschi adulti dal volto glabro sono ansiogeni.<br />
– Le sopracciglia modellate in forme innaturali sono ansiogene.<br />
<br />
● <i>Occhi</i><br />
– Le iridi troppo chiare sono lievemente ansiogene.<br />
– Le iridi nere sono neutre.<br />
– Le altre colorazioni sono tranquillanti.<br />
– Le lenti a contatto colorate palesemente innaturali sono ansiogene.<br />
– L'inespressività è ansiogena.<br />
<br />
● <i>Naso</i><br />
– I nasi a pianta larga sono tranquillanti.<br />
– I nasi piccoli a punta sono ansiogeni.<br />
<br />
● <i>Pelle, trucco e ornamenti</i><br />
– Quanto a pelle, non si fa differenza tra le varie colorazioni naturali.<br />
– I tatuaggi sono tranquillanti, tranne se brutti.<br />
– I visi truccati sono ansiogeni.<br />
– Le unghie laccate di colori appariscenti sono ansiogene.<br />
– Orecchini, <i>piercing</i> e simili sono tranquillanti se modesti, neutri se vistosi, ansiogeni se slargano davvero mostruosamente le membra forate.<br />
<br />
● <i>Vestiario</i><br />
– L'abbigliamento formale è ansiogeno; massima ansia per le cravatte.<br />
– Gli uomini in divisa sono tranquillanti, tranne se nazifascisti e simili. Le donne in divisa sono lievemente ansiogene.<br />
– Il colletto da prete è lievemente ansiogeno.<br />
– Le scarpe da ginnastica sono tranquillanti, soprattutto se vecchie e un po' logore.<br />
<br />
● <i>Fumo</i><br />
– I fumatori sono ansiogeni (e se fumano in auto possono addirittura portare P. a crisi di pazzia furiosa), tranne se fumano cannabis all'aperto (il che non significa che P. approvi l'uso della cannabis, nonostante abbia constatato che il fumo passivo di cannabis attenua i dolori articolari).<br />
<br />
● <i>Ideologia</i><br />
– I giovani <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Comunismo" target="_blank">comunisti</a> sono tranquillanti (purché non lodino Stalin), al pari degli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Anarchismo" target="_blank">anarchici</a> (purché non <a href="http://ita.anarchopedia.org/anarchismo_insurrezionale" target="_blank">insurrezionalisti</a>) e degli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Hippy" target="_blank">hippy</a> e simili; tutte le altre persone sono tanto più ansiogene quanto più schierate politicamente a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Destra_%28politica%29" target="_blank">destra</a>.<br />
– I piazzisti, i mendicanti e chiunque altro sia interessato più ai tuoi soldi che a te sono ansiogeni.<br />
– I praticanti di qualsiasi religione, tranne se affettuosi, sono lievemente ansiogeni, al pari degli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scientismo" target="_blank">scientisti</a> materialisti, dei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Relativismo" target="_blank">relativisti</a> e dei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nichilismo" target="_blank">nichilisti</a>.</blockquote>Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-22463557864939398332012-06-04T01:25:00.000+02:002018-07-10T01:45:37.533+02:00odeporofobiaIl termine <i>odeporofobia</i> (dal greco ὁδοιπορία [<i>hodoiporía</i>], viaggio, e φόβος [<i>phobos</i>], paura), inventato o meglio per <a href="http://palasciania.blogspot.it/2009/08/le-meraviglie-della-poligenesi.html" target="_blank">poligenesi</a> reinventato da Marco Palasciano, indica la fobia di viaggiare, della quale egli stesso soffre moderatamente.<br />
<br />
<div style="text-align: right;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh60-XUCqEamkPmOZsn5dhzSvoMjHmWhYRipkGxsANGwvmipWS50HCiftFO-ysZMjZJt9OqdTQ97665aisoiXw3xpr9CnM7U6vSXz-CTNOgaNJWq9KFWMG0UHd0Nl9SnbrX61Vrx4b5OLDL/s1600/Car.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh60-XUCqEamkPmOZsn5dhzSvoMjHmWhYRipkGxsANGwvmipWS50HCiftFO-ysZMjZJt9OqdTQ97665aisoiXw3xpr9CnM7U6vSXz-CTNOgaNJWq9KFWMG0UHd0Nl9SnbrX61Vrx4b5OLDL/s320/Car.jpg" width="320" /></a></div>
In treno, per esempio, preferisce non spostarsi senza un accompagnatore per tratte di durata superiore a circa un quarto d'ora (anche per il timore di malesseri, tipo attacco dissenterico). Per i viaggi in aereo gli è necessario un accompagnatore dalla figura protettiva (sulle caratteristiche di tale figura vedi la voce <b>ansia e classi ansiologiche umane</b>), non per <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Aerofobia" target="_blank">aerofobia</a> (della quale non soffre, contrariamente a quanto si potrebbe supporre) ma per l'ansia ispirata dalle procedure di controllo negli aeroporti. Quanto all'automobile, per la fobia degli speronamenti ad alta velocità (sebbene non ne abbia mai agiti né patiti) gli risulta impossibile guidare in autostrada, sulla quale gli è assolutamente necessario un guidatore; le tratte principali che può invece con non troppa ansia (salvo in periodi di particolare malessere fisico o psichico, per es. dolori agli arti inferiori o inquietudine da prestazione artistico-didattica imminente) ricoprire lungo le altre strade stando alla guida della sua Opel Corsa 1000 Viva del 1997 color verde metallizzato, unico veicolo ch'egli sappia guidare (ma, in caso di percorrenze superiori ai 10 km, Palasciano deve essere accompagnato da un passeggero, abile ad aiutarlo a cambiare una ruota in caso di foratura), sono attualmente le seguenti, in ordine d'estensione:<br />
<br />
● da Capua centro alla frazione Sant'Angelo in Formis, via IV Novembre (circa 5 km);<br />
<br />
● da Capua a Caserta, via Cesare Battisti (circa 12 km attraverso Santa Maria Capua Vetere, Curti, Casapulla e Casagiove);<br />
<br />
● da Capua a San Nicola La Strada, piazza Municipio (circa 14 km attraverso Santa Maria Capua Vetere, Curti, Casapulla, Casagiove e Caserta); <br />
<br />
● da Capua a Marcianise, via Giulio Foglia (circa 15 km attraverso San Tammaro);<br />
<br />
● da Capua a Villa di Briano, piazza Cavour (circa 21 km attraverso San Tammaro, Teverola, Casaluce, Frignano e San Marcellino);<br />
<br />
● da Capua a Sant'Antimo, via Romania (circa 23 km attraverso San Tammaro, Teverola, Aversa e Giugliano in Campania);<br />
<br />
● da Capua a Castel Volturno, via Marino di Marzano (circa 27 km attraverso Santa Maria La Fossa e Grazzanise).<br />
<br />
Da tali dati si evince tra l'altro come, quanto a punti di riferimento, il limite meridionale del suo campo di guida siano le cosiddette Colonne di Giugliano, site in Giugliano in Campania nei pressi dell'incrocio che muta via Colonne in corso Europa: può dunque dirsi, in tal senso, che le Colonne di Giugliano sono le <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Colonne_d%27Ercole" target="_blank">Colonne d'Ercole</a> di Marco Palasciano.<br />
<br />
Qualora egli sieda dietro, è anche possibile un attacco di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Claustrofobia" target="_blank">claustrofobia</a>. In passato ve ne sono stati di spaventevoli. Nel caso, l'unica soluzione è fermare immediatamente la vettura per consentire a Palasciano di uscirne e di restare all'aria aperta fino a che si sia ripreso; dopodiché andrà necessariamente fatto sedere davanti (anche a discapito di eventuali persone obese e di quanti esse, trasferendosi dietro, comprimano con la propria mole).<br />
<br />
Guai, ovviamente, a fumare in auto: lo fa stare malissimo e lo spinge ad azioni disperate.<br />
<br />
Quando si tratti di percorsi a lui non familiari, e con per meta
edifici in cui non sia mai stato prima, la sua odeporofobia assume la
forma di fobia del luogo d'arrivo, con progressiva intensificazione
proporzionalmente al ridursi della distanza. I suoi accompagnatori
devono cercare di consolarlo in tutti i modi, per evitare che il suo
stato ansioso degeneri in un <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Attacco_di_panico" target="_blank">attacco di panico</a> e in uno <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Shock_ipovolemico" target="_blank">shock ipovolemico</a>.<br />
<br />
Per i percorsi a piedi, occorre tenere presente la sua <a href="http://www.corriere.it/salute/dizionario/gonalgia/index.shtml" target="_blank">gonalgia</a>, che gli impone l'uso d'una ginocchiera (generalmente applicata al ginocchio sinistro, finché non inizia a dolergli quello destro) nel camminare, la cui durata non dovrebbe superare continuativamente il paio d'ore, e soprattutto nel salire e scendere le scale.<br />
<br />
Un ulteriore ostacolo ai viaggi di Palasciano, in ispecie nella stagione calda, sono i suoi due colliri per il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Glaucoma" target="_blank">glaucoma</a>, dei quali uno va conservato a temperatura inferiore ai 25 <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Grado_Celsius" target="_blank">°C</a> e l'altro a temperatura compresa tra i 2 °C e gli 8 °C, e per instillarsi i quali egli necessita d'acqua atta a lavarsi le mani e d'uno specchio.<br />
<br />
Infine, combinandosi con <a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/patofobia_%28Dizionario-di-Medicina%29/" target="_blank">patofobia</a> e <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Rupofobia" target="_blank">rupofobia</a>, l'odeporofobia gli rende impossibile visitare tutti quei paesi del mondo per accedere ai quali sia d'obbligo vaccinarsi (il che presenta il vantaggio d'evitargli le vaccinazioni, avendo egli anche la fobia di iniezioni, prelievi <i>et similia</i>); ma, fortunatamente, Palasciano non nutre in sé il mito dell'Africa o dell'India da visitare a tutti i costi nel corso della vita, e la sua facoltà immaginativa è sufficiente a rendergli godibili tali e altre lontane meraviglie puramente via documentario cinematografico.<br />
<br />
Ciononostante, per amore, soprattutto fraterno, egli può superare in blocco tutti i blocchi odeporofobici, e seguirvi in capo al mondo senza paura e con immensa gioia. Quindi, se siete un amico a lui particolarmente caro e invitate tutti quanti a una gita tranne lui, state sicuri che vi segnerà sul libro nero, e che il suo più crudo risentimento vi accompagnerà fino alla fine dei vostri giorni.Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-51964760740058092602012-02-08T12:49:00.000+01:002020-02-14T03:27:49.859+01:00Festa dell'AmicariumLa Festa del Premio dell'Amicarium di Marco Palasciano (nella denominazione delle singole Feste è incluso un numero ordinale tra «del» e «Premio»), o, in sintesi, Festa dell'Amicarium, è un evento annuale incentrato su una cerimonia che consiste nella proclamazione della classifica dell'Amicarium (relativa ai punti accumulati da ciascuno nel <b>Gioco dell'Amicarium</b> dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno trascorso) e nella consegna del <b>Dono dell'Amicarium</b> ai presenti.<br />
<br />
Il luogo dell'evento è normalmente il <b>Palascianeum</b>. L'evento si tiene<b> </b>all'inizio dell'anno, il prima possibile, tendenzialmente entro il 6 gennaio (in tale giorno, nel 1991, fu istituito il <b>Premio dell'Amicarium</b> e furono consegnati i primi Doni, nello spirito della tradizione dei doni della Befana); ma sulla scelta della data influisce soprattutto la disponibilità a presenziare degli amici più cari. Queste le date delle varie Feste e relative presenze:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
1<br />
Festa del XIV Premio dell'Amicarium<br />
30 gennaio 2004<br />
28 amici<br />
<br />
2<br />
Festa del XV Premio dell'Amicarium<br />
21 maggio 2005<br />
39 amici <br />
<br />
3<br />
Festa del XVI Premio dell'Amicarium<br />
12 aprile 2006<br />
28 amici <br />
<br />
4<br />
Festa del XVII Premio dell'Amicarium<br />
3 gennaio 2007<br />
36 amici <br />
<br />
5<br />
Festa del XVIII Premio dell'Amicarium<br />
5 gennaio 2008<br />
32 amici <br />
<br />
6<br />
Festa del XIX Premio dell'Amicarium<br />
5 gennaio 2009<br />
45 amici <br />
<br />
7<br />
Festa del XX Premio dell'Amicarium<br />
6 gennaio 2010<br />
36 amici <br />
<br />
8<br />
Festa del XXI Premio dell'Amicarium<br />
28 gennaio 2011<br />
30 amici <br />
<br />
9<br />
Festa del XXII Premio dell'Amicarium<br />
30 gennaio 2012<br />
33 amici <br />
<br />
10<br />
Festa del XXIII Premio dell'Amicarium<br />
26 gennaio 2013<br />
35 amici <br />
<br />
11<br />
Festa del XXIV Premio dell'Amicarium<br />
10 febbraio 2014<br />
46 amici<br />
<br />
12<br />
Festa del XXV Premio dell'Amicarium<br />
24 gennaio 2015<br />
44 amici<br />
<br />
13<br />
Festa del XXVI Premio dell'Amicarium<br />
15 febbraio 2016<br />
36 amici<br />
<br />
14<br />
Festa del XXVII Premio dell'Amicarium<br />
28 gennaio 2017<br />
33 amici<br />
<br />
15<br />
Festa del XXVIII Premio dell'Amicarium<br />
30 marzo 2018<br />
21 amici<br />
<br />
16<br />
Festa del XXIX Premio dell'Amicarium<br />
9 marzo 2019<br />
39 amici</div>
<br />
Dalla terza Festa in avanti, la proclamazione della classifica dell'Amicarium è accompagnata dal gioco del <b>Totoamicarium</b>. Dalla quinta Festa in avanti, la proclamazione si avvale della declamazione da parte di Marco Palasciano del resoconto sintetico, ricavato dal suo <b>diario</b>, degli episodi più commoventi e divertenti nell'àmbito dei rapporti intercorsi tra lui e i primi 100 classificati dell'anno.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9lYxEfBMxKNfcl8aNXGqqHOJ8PgltYYM310v8LKaCc9w9w6GjCVMyv-tb4YHOPN8VaFrVHfYXxHQZVCi826BjBAU80u12nchaPTU4og10sL6nBC5znB4JeRpuPhBc04Cz_PRpEqcSINvc/s1600/Festa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9lYxEfBMxKNfcl8aNXGqqHOJ8PgltYYM310v8LKaCc9w9w6GjCVMyv-tb4YHOPN8VaFrVHfYXxHQZVCi826BjBAU80u12nchaPTU4og10sL6nBC5znB4JeRpuPhBc04Cz_PRpEqcSINvc/s400/Festa.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="hasCaption">Festa del XIX Premio dell'Amicarium.</span></td></tr>
</tbody></table>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-47780403014975715742012-02-02T00:35:00.000+01:002013-12-12T00:47:34.610+01:00Matamoros sui coccodrilli<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH82io5ySvKSyeL__paNWaxXVdUNpTt7kffDFKr2onu34MilM6DP3A3sv_RX6omEXuXUYkLubq2z7sr1AU-6O5ZATnH6awFHZwgJuwpV9gLLTQz3G4IxRvsApTQiAPxgcS_Epo8hxS4dzC/s1600/Conferenza+di+Matamoros.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH82io5ySvKSyeL__paNWaxXVdUNpTt7kffDFKr2onu34MilM6DP3A3sv_RX6omEXuXUYkLubq2z7sr1AU-6O5ZATnH6awFHZwgJuwpV9gLLTQz3G4IxRvsApTQiAPxgcS_Epo8hxS4dzC/s1600/Conferenza+di+Matamoros.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'andata in scena del 3 dicembre 2006 a Capua.<br />
A sinistra Roberto Solofria nella parte di Matamoros.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Dalla scena I di <b><i>Tra forti e pianoforti</i></b>, intitolata <i>Conferenza di Capitan Matamoros sulle fortificazioni ecc. complicata da molte baroccaggini</i>, questa è la parte in cui Matamoros tratta dei coccodrilli rapiti al Nilo:<br />
<blockquote class="tr_bq" style="color: #274e13;">
Per concluder veniamo a quei fossati,<br />
oggi asciutti; ma, fossimo assediati,<br />
sarebber fatti un lago, e la città<br />
un’isola, e affamati coccodrilli<br />
sguinzagliati nell’acqua<br />
a scoraggiare <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Naumachia" target="_blank">naumachie</a> di sorta.<br />
E di quelli a far scorta<br />
fui mandato in Egitto io stesso un giorno<br />
dal Viceré don <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Pedro_Pacheco_Ladr%C3%B3n_de_Guevara" target="_blank">Pedro Pacheco de Ladrón</a><br />
<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Pedro_Pacheco_Ladr%C3%B3n_de_Guevara" target="_blank">de Guevara</a>; e io stesso a mani nude<br />
mi trastullai nel Nilo a catturarli,<br />
per portarne trecento in nave a Capua. <br />
Non sto qui a raccontarvi il periglioso periplo<br />
tra i pirati, i mostri e le tempeste,<br />
dei quali tutti – fin che giunsi a rada –<br />
ebbi ragion col senno e con la spada.<br />
Restava un sol problema: risalire il Volturno.<br />
Ma non sapete che polmoni ho io […].<br />
E sí forte, dicevo, nelle vele soffiai,<br />
che contro la corrente navigai,<br />
e in men d’un’ora erano già alloggiati<br />
a Capua i miei trecento coccodrilli<br />
nell’acquario arcivescovile, e già<br />
li nodrivano a crusca e pesciolini<br />
le monache preposte a tal servizio,<br />
e tra mille moine sorridevano<br />
ai bestioni e schioccavano bacini<br />
rugosi e virginali su pel muro<br />
di cristallo; ed amavano in ispecie<br />
un che pareva dell’umana specie,<br />
dagli occhi melanconici; e gli die’ nome Arturo<br />
suor Morgana, di gran concupiscenza.<br />
Qui termina la nostra conferenza. </blockquote>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-35509642243203277222012-02-01T03:11:00.000+01:002018-04-22T14:14:40.166+02:00Arturo<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx_nAqurPHU-j4Rf8VIhuQ6sL-VUYs_9swY8bLWJpwCwxM4y6pgXMkTXv9FOCPaA7s6RTmidjGUgN0OuHQG2aH6xjij4-PkyP_E38yWktaC9zXIcAWzMBufyL1BRe1IQLzsdqdt4WXzwVJ/s1600/Arturo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx_nAqurPHU-j4Rf8VIhuQ6sL-VUYs_9swY8bLWJpwCwxM4y6pgXMkTXv9FOCPaA7s6RTmidjGUgN0OuHQG2aH6xjij4-PkyP_E38yWktaC9zXIcAWzMBufyL1BRe1IQLzsdqdt4WXzwVJ/s200/Arturo.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Arturo.</td></tr>
</tbody></table>
Il coccodrillo Arturo è un pupazzo di pezza, molto amato dai <b>palascianisti</b> (ma solo Edoardo ha il permesso di appoggiarci la testa), acquistato il 12 dicembre 2003 su una bancarella presso Aversa da Marco Palasciano (che era stato poco prima a fare visita in ospedale a una persona cara, grave, che poco dopo guarì perfettamente) e presto assurto a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mascotte" target="_blank">mascotte</a><i> </i>dell'Accademia Palasciania. Il nome gli è derivato dalla scena I di <b><i>Tra forti e pianoforti</i></b>, intitolata <i>Conferenza di Capitan <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Capitan_Matamoros" target="_blank">Matamoros</a> sulle fortificazioni ecc. complicata da molte baroccaggini</i>, nel cui finale parla «il povero coccodrillo Arturo / che ha sognato un coccodrillo del futuro»: in tale scena, rappresentata il 3 dicembre 2006 su un palco presso le fortificazioni di Capua, fu utilizzato proprio questo pupazzo, cui prestò la voce l'attore Veniero Fusco.<br />
<br />
Potete leggere <a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2012/02/matamoros-sui-coccodrilli.html" target="_blank">qui</a> la parte del racconto di Matamoros in cui si tratta di Arturo e degli altri coccodrilli. (Matamoros fu all'epoca interpretato da Roberto Solofria.)<br />
<br />
Questo, più innanzi nella commedia, il monologo di Arturo:
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="color: #274e13;">
E io sono il povero coccodrillo Arturo<br />
che ha sognato un coccodrillo del futuro,<br />
di quelli del Duemila che campano negli acquari<br />
delle ville dei camorristi, e lacricoccodrillando<br />
(altro che <a href="http://www.capuaonline.it/eventi/anno2004/vivibilitacapua/" target="_blank">Torri Telecom</a>, <a href="http://www.casertanews.it/2007/09/10/art_20070910115259/" target="_blank">Spedali</a> e via cantando)<br />
mi ha contato una storia di terre avvelenate,<br />
di interrati rifiuti maligni e radioattivi;<br />
e io, prima di arrivare a tempi cosí cattivi,<br />
poiché dentro ho l’amore per la vita che mi spinge,<br />
son fuggito per tempo dall’arcivescovado<br />
bramando ritornare al mio Nilo e alla Sfinge.<br />
E ora, se permettete, saluto e me ne vado.</blockquote>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMbZCukTcgvRtYDijXfPlu9GauTjlCo-rPAMExKe5RBuQFLduZ8n9QniZlgwPrFxVw3y7-nBm8eUV-ZkPYO72tfE_AH9erGAK9JqABN8FQKtMLoWPEtN1PHVIkzCPfRGd_ZTznrC1hmLg/s1600/Genesi+3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMbZCukTcgvRtYDijXfPlu9GauTjlCo-rPAMExKe5RBuQFLduZ8n9QniZlgwPrFxVw3y7-nBm8eUV-ZkPYO72tfE_AH9erGAK9JqABN8FQKtMLoWPEtN1PHVIkzCPfRGd_ZTznrC1hmLg/s400/Genesi+3.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Arturo nella parte dell'orbettino dell'Eden. Vedi<br />
<a href="https://palasciania.blogspot.com/2017/12/genesi-e-palingenesi-del-cosmo.html" target="_blank">palasciania.blogspot.com/2017/12/genesi-e-palingenesi-del-cosmo.html</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Il 9 giugno 2012 il coccodrillo è stato trafugato da convitati buontemponi durante una festa nel Palascianeum. Il giorno dopo ha fatto la sua comparsa in Facebook un profilo fittizio intestato ad Arturo, sulla cui bacheca è presto comparso il seguente comunicato:
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="color: #274e13;">
L'attacco al cuore dell'Accademia Palasciania e al suo leader è compiuto.
Comunichiamo l'esito positivo dell'operazione strategico-militare che ha portato al rapimento di Arturo il Coccodrillo, mascotte di Marco Palasciano. Finalmente è stato inflitto un duro colpo all'Accademia Palasciania, rea dell'anarchia che avvolge Capua e dintorni in una soffocante coltre di vitalismo ludico-intellettuale. Con questo gesto eclatante noi rivendichiamo l'esigenza di alcol, cannabis e musica moderna, uniche vie possibili per la liberazione dell'Homo Campanus dai monologhi biografici di Palasciano durante le sue feste.
L'ostaggio del popolo borbonico ha finalmente raggiunto il covo in cui consumerà la sua prigionia.
Facciamo sapere alla sua famiglia che sta bene.
Ha chiesto un leggìo per poter declamare versi del suo padrone. La risposta gli è stata silenziosamente data puntandogli un fucile contro.
Presto verranno diffuse foto dell'ostaggio.
Chiediamo a Palasciano di preparare il dovuto riscatto, <span style="color: black;">[il cui importo]</span> gli verrà comunicato in via privata.
Per ora è tutto.
Stay tuned.<br />
<div style="text-align: right;">
Le Brigate Storte</div>
</blockquote>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-pEXlNgkUH-KX12_Y0EBu-mLG_03m__Jl_PMaTR5pRt8FKNb3O1KBf_q8erQNjeP1lWSoNwPdQyoMsIcmEuvQzTIIfehpR_T6U4W_OziLW5Vx_ouXeMrnmQhguZE66BcAGUvpHwpuGh1x/s1600/Arturo+rapito.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-pEXlNgkUH-KX12_Y0EBu-mLG_03m__Jl_PMaTR5pRt8FKNb3O1KBf_q8erQNjeP1lWSoNwPdQyoMsIcmEuvQzTIIfehpR_T6U4W_OziLW5Vx_ouXeMrnmQhguZE66BcAGUvpHwpuGh1x/s400/Arturo+rapito.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto inviata dai rapitori l'11 giugno 2012 «a testimonianza del fatto <br />
che Arturo sta bene e se la spassa».</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Si susseguiranno, in totale, sei comunicati dei rapitori, così intitolati:
<br />
<blockquote class="tr_bq">
1.<i> Arturo il coccodrillo è stato rapito</i><br />
2. <i>Arturo ha vinto il pokerino organizzato per ammazzare il tempo</i><br />
3. <i>Arturo fa lo spericolato e tenta l'evasione</i><br />
4. <i>Arturo ha la febbre e una fiatella che non ci convince</i><br />
5. <i>Arturo mentre fa shopping prende coscienza di una terribile verità e perde i freni inibitori</i><br />
6. <i>Arturo spezza le catene del sentimento lento e sulle note di Toto Cutugno si innamora perdutamente di Kevin il beccaccino</i></blockquote>
La «terribile verità» di cui al comunicato n. 5 sarebbe l'esistenza, nel mondo degli umani, di borse e altri accessori in pelle di coccodrillo. Vi è inoltre un supplemento video al comunicato n. 6, caricato dai rapitori in YouTube (<a href="https://www.youtube.com/watch?v=mEPaEZTTQ2I" target="_blank">qui</a>).<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRIpC6q5TT-GXB03nnpQxBB0D6jEubJKZyN24B1ckFjaoOlo1qKtbi7lAwsS1Ei8d2JUwuqa6kbdZYvaXNUreecF9PJj7TIBJR5CZXHp9wrA6D4Ix3VAKTdSjKMe-rNXnqbw0ShsmZxbkK/s1600/Arturo+infermo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRIpC6q5TT-GXB03nnpQxBB0D6jEubJKZyN24B1ckFjaoOlo1qKtbi7lAwsS1Ei8d2JUwuqa6kbdZYvaXNUreecF9PJj7TIBJR5CZXHp9wrA6D4Ix3VAKTdSjKMe-rNXnqbw0ShsmZxbkK/s400/Arturo+infermo.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Arturo ammalato. Foto inviata dai rapitori il 13 giugno 2012.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
La restituzione di Arturo è avvenuta a quaranta giorni dal rapimento, la sera del 19 luglio 2012, durante un festino nel Palascianeum. Arturo è comparso nel cortile sotto il balcone orientale, disteso su un telo al centro della sagoma d'un cuore fatta di candele accese. La banda delle Brigate Storte si è quindi svelata essersi composta di quattro alti membri dell'Accademia Palasciania: la Vicepresidente M.T., il Segretario D.C., e due Soci Ornamentali che detenevano a turno il coccodrillo: C.P. e A.D.A., autore, quest'ultimo, di tutti i comunicati.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim4JUWanlsBAvdlDqygv2xK7DskMhPAVWZIyX4wijyuM0mi6tUvBDUHoXzzz1EcqE_IfUHG9ZyTfr03lGG8kbZSrkuyLGA8UCHyd66uXnLv5Zs4EDCKX3MDBFEL7O4rpV_31uWbLDNFt3a/s1600/Foto0600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim4JUWanlsBAvdlDqygv2xK7DskMhPAVWZIyX4wijyuM0mi6tUvBDUHoXzzz1EcqE_IfUHG9ZyTfr03lGG8kbZSrkuyLGA8UCHyd66uXnLv5Zs4EDCKX3MDBFEL7O4rpV_31uWbLDNFt3a/s400/Foto0600.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il suddetto cuore di candele.</td></tr>
</tbody></table>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-27397975328303697272012-01-06T13:54:00.000+01:002012-01-07T20:45:26.156+01:00foibeSul peso delle <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_delle_foibe" target="_blank">foibe</a> nel gioco delle accuse reciproche tra fascisti e comunisti, Marco Palasciano in un commento di blog dell'11 febbraio 2010 si espresse come segue:
<br />
<blockquote style="color: #274e13;">
Quanto alle foibe, c'entrano col comunismo tanto quanto il rogo di Giordano Bruno c'entra col Vangelo: quindi i neofascisti che le strumentalizzano a fini di propaganda anticomunista sono in difetto accidentale, casomai non bastasse il loro difetto sostanziale.
<br />
<br />
Quanto a me, il fascismo mi disgusta, il comunismo mi annoia, e gli eccidi non m'importa da che parte vengano: perché infine non vengono dall'uno o l'altro ismo, ma semplicemente dalla parte oscura dell'anima di ogni essere umano. <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_carcerario_di_Stanford" target="_blank">Esperimento di Palo Alto</a> docet.</blockquote>Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-4358821074718506272012-01-04T01:12:00.004+01:002022-07-22T17:04:57.385+02:00De natura mundi. L'interpretazione del mondo in ottanta giorni<i>De natura mundi. L'interpretazione del mondo in ottanta giorni </i>è stato un corso di Marco Palasciano sulla propria filosofia, il secondo, articolato in dodici lezioni-spettacolo susseguitesi dal 2 ottobre al 20 dicembre 2011 in Capua, nella sala eventi di Palazzo Fazio (messa a disposizione da Capuanova e Il Pendolo) e in quella della libreria Guida Capua (a Palazzo Lanza), a cura dell'Accademia Palasciania.<br />
<br />
Di séguito ecco l'elenco delle dodici lezioni. Le prime due sono consistite in una sintesi delle otto lezioni-spettacolo del corso del 2010 <i>La grande ruota delle umane cose (De magna rota rerum humanarum)</i>. <br />
<blockquote>
<a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2011/05/la-grande-ruota-delle-umane-cose-de.html" target="_blank">1-2. <i>De magna rota rerum humanarum</i>: la sistemazione delle pratiche e dei valori umani nella ruota assiologica palascianiana</a><br />
<br />
3. Viaggio al fondo dell’universo: dall’inferno di <a href="http://palasciano.blogspot.com/2011/10/introduzione-una-lectura-dantis.html" target="_blank">Dante</a> al <a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2011/05/hypnerotomachia-palasciani.html" target="_blank">pianeta Abisso e fuga</a>. <i>Input</i> e <i>output </i>poetici agli albori della nostra ruota<br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/12/sette-giochi-analitici-e-sintetici.html" target="_blank">4. Viaggio al fondo dell’anima: una serata di giochi analitici e sintetici (con una parentesi aperta sulla follia</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/10/record-dafflusso-agli-esordi-del-caos.html" target="_blank">5. Gli esordi del caos. Te lo do io il laboratorio di scrittura</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/11/la-lezione-finora-piu-applaudita.html" target="_blank">6. Il ritorno di Astrea in astronave. Tramonto del postmoderno e rimonta del moderno</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/11/de-vulcani-eloquentia-almo-simposio.html" target="_blank">7.<i> De vulcani eloquentia</i>. Trionfo del linguaggio sull’indicibile e trionfo dell’istante sull’eternità</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/11/la-verita-vi-prego-sul-dio-amore.html" target="_blank">8. <i>Chrisztomania</i></a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/11/umano-semiumano-disumano.html" target="_blank">9. <i>The Doctor and the Robots</i>. La guerra delle due cose: anima e corpo</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/12/shakespeare-approda-nellingrata-capua.html" target="_blank">10. Il mirino di Amleto. Te lo do io il laboratorio teatrale (e filosofico)</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/12/monologo-sui-massimi-sistemi.html" target="_blank">11. Alla base di tutto non c’è il Nulla ma il Tutto. Dall’estasi razionale alla religione giocattolo</a><br />
<br />
<a href="http://palasciania.blogspot.com/2011/12/fatti-non-foste-viver-come-bruti.html" target="_blank">12. La finestra sul paradiso: il mondo tra diecimila anni</a></blockquote>
<span id="goog_115183032"></span><span id="goog_115183033"></span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLKT8DXTfBnXv4No9a_cHH_Ju10RiP_mqx0u2ueEOMEWKtch5cU6gR_S46afsTi8D1m94H_zGK-GpBHIgA48T7FMr4PUDJy1Y3EPevMRivEBkwmWgLci2yPkxsyqco1pWDNFquINltwFYU/s1600/Manifesto.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLKT8DXTfBnXv4No9a_cHH_Ju10RiP_mqx0u2ueEOMEWKtch5cU6gR_S46afsTi8D1m94H_zGK-GpBHIgA48T7FMr4PUDJy1Y3EPevMRivEBkwmWgLci2yPkxsyqco1pWDNFquINltwFYU/s640/Manifesto.jpg" width="447" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Locandina di <i>De natura mundi</i>.</td></tr>
</tbody></table>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-17403476597579181712011-12-21T09:00:00.000+01:002020-06-29T17:05:50.242+02:00pitturaMarco Palasciano ha praticato la pittura soprattutto negli anni adolescenziali, dopodiché l'ha semiabbandonata per dedicarsi principalmente alla letteratura e alla musica, quanto ad arti, riservandosi di tornare a dipingere nella vecchiaia. Non ha intanto approcciato mai con metodo lo studio delle tecniche pittoriche.<br />
<br />
Su tela ha realizzato solo sette dipinti a tempera, tra il 1984 e il 1996, e uno ad acrilico nel 2012.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikcd93n9W_ZGGrtXsI3YA74tWl5uMENzIgwrLGdr1qG0RDGoGM4myBRZVIMHVl9xqFcmeJMLrQqcMQf4oWju6Jq_nW3sxahOAIa2ZsyA7jYYyUgRnbuv-XP9Vqr76WfckznTi409Te5PlO/s1600/Due+teste.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="357" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikcd93n9W_ZGGrtXsI3YA74tWl5uMENzIgwrLGdr1qG0RDGoGM4myBRZVIMHVl9xqFcmeJMLrQqcMQf4oWju6Jq_nW3sxahOAIa2ZsyA7jYYyUgRnbuv-XP9Vqr76WfckznTi409Te5PlO/s400/Due+teste.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="hasCaption">Dettaglio di <i>Due teste davanti all'emergere di uno stesso evento</i>, <br />tempera su tela, 1985 o 1986. </span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP0XeNJkYQpbNFPaJR0nlN4PsaUw2pjOIHSdJZu2O7neY4APyY4Mj-t_0DMOrOsNeNqA7paqzldPhLdp52-MMzopdrEbNhtsq1YpELM-Pt9r7aEXu47qx_ovswkWHMx9j29-Qsx9skJw_W/s1600/Giungla.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP0XeNJkYQpbNFPaJR0nlN4PsaUw2pjOIHSdJZu2O7neY4APyY4Mj-t_0DMOrOsNeNqA7paqzldPhLdp52-MMzopdrEbNhtsq1YpELM-Pt9r7aEXu47qx_ovswkWHMx9j29-Qsx9skJw_W/s400/Giungla.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Giungla: alba delle galline nel teatro dove avviene il processo <br />al pesce morto rimbalzato da una stella</i>, tempera su tela, 1990.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZrs7erekYFUZO31squQFkrNlbKUOVJhXssbjiYgAPA0XW70q_MF3XdIMLPD_8o1aTtzZtzfMUAiMKwpsK8wrDttMr-7YLIKo6frZQZebLVBGtgs5vSMu_Ts-F3ZtGb6c_jtHN2z8SK0Yj/s1600/Mostri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZrs7erekYFUZO31squQFkrNlbKUOVJhXssbjiYgAPA0XW70q_MF3XdIMLPD_8o1aTtzZtzfMUAiMKwpsK8wrDttMr-7YLIKo6frZQZebLVBGtgs5vSMu_Ts-F3ZtGb6c_jtHN2z8SK0Yj/s400/Mostri.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="hasCaption"><i>I mostri dell'Id si ribellano all'artista e alla convenzionalità della sua <br />opera</i>, tempera su tela, 1990, andata distrutta nel 2014 per un incendio.</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcS5ulJtj7am0va-xpwAS11rqzB9XUV7PKToXHAejFyvswCACqpr7asXGkVQdUHJJN2AgT9LEzche29K4XTElEWSPM5Yv-v3TdruX0IBa63twuO-u0zlgUw_Vs7d2dz8rXF-RhpjF-5csZ/s1600/Don+Chisciotte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcS5ulJtj7am0va-xpwAS11rqzB9XUV7PKToXHAejFyvswCACqpr7asXGkVQdUHJJN2AgT9LEzche29K4XTElEWSPM5Yv-v3TdruX0IBa63twuO-u0zlgUw_Vs7d2dz8rXF-RhpjF-5csZ/s400/Don+Chisciotte.jpg" width="336" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Don Chisciotte</i>, tempera su tela, 1992.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Altri ne aveva realizzati nei primi anni '80 su diversi materiali, principalmente su retro di carta da parati.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwbK90LY-oE02MWTfB1dSt1ubZHyUWBEQlP2xosYOBfXYswcCzOigBvuqavBnY_5VveXs4FlVcODbF0PWIbhi2LIKDui8vU_7EGcb4uYGliflTttoj94YWYM6AJ2G7tR4_nURKMmkmsF-S/s1600/Galline.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwbK90LY-oE02MWTfB1dSt1ubZHyUWBEQlP2xosYOBfXYswcCzOigBvuqavBnY_5VveXs4FlVcODbF0PWIbhi2LIKDui8vU_7EGcb4uYGliflTttoj94YWYM6AJ2G7tR4_nURKMmkmsF-S/s1600/Galline.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Galline che si sciolgono</i>, tempera su retro di carta da parati, 1982?</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Su parete imbiancata, a secco, Palasciano ha realizzato altri due dipinti, uno dei quali si trova tuttora nella sua camera da letto, sebbene un po' scrostato, mentre l'altro<i></i>, che si trovava nella sala da tè di un circolo culturale napoletano, andò perduto per la riverniciatura dei locali.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvJy2S9Mn75_gfxLlAEKLukJj6kL0MiZ6Q2Mkl8jIWfQA-S0bXxL4Gbf13nxXa1NR048xlZVf0x0KYbWl6eE-JNZCOoDGBjW_Bi3mnt1zfFieTWCeufwMzVVqU4-fp7prTjdaLh7ToOAMQ/s1600/Sezioni+sferiche.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1060" data-original-width="1416" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvJy2S9Mn75_gfxLlAEKLukJj6kL0MiZ6Q2Mkl8jIWfQA-S0bXxL4Gbf13nxXa1NR048xlZVf0x0KYbWl6eE-JNZCOoDGBjW_Bi3mnt1zfFieTWCeufwMzVVqU4-fp7prTjdaLh7ToOAMQ/s400/Sezioni+sferiche.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Sezioni sferiche</i>, tempera su parete a secco, 1983?</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheSmq5uFU2C5x9G1Wj04ip1Jt9KdUV0QGXkKixpCM9lEZ9x7NcX4tPquoJwtgz8myddxl4Z1xlX8LgOqsIIhKkvZjGDR_zudmwx_SC-fmoD4I85QUYP8GuUevZdGZZUSebFnGKdMlJnm5h/s1600/Paesaggio+cardiaco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheSmq5uFU2C5x9G1Wj04ip1Jt9KdUV0QGXkKixpCM9lEZ9x7NcX4tPquoJwtgz8myddxl4Z1xlX8LgOqsIIhKkvZjGDR_zudmwx_SC-fmoD4I85QUYP8GuUevZdGZZUSebFnGKdMlJnm5h/s640/Paesaggio+cardiaco.jpg" width="409" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Paesaggio cardiaco</i>, tempera su parete a secco, 1992. Opera andata perduta.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Dal 1996 al 2012 Palasciano non si è più dedicato all'arte della pittura. Del 2010 è un suo primo acrilico su tela, misto a <i>collage</i>, che però non può considerarsi opera d'arte, poiché consiste in un semplice diagramma della <b>Ruota assiologica palascianiana</b> realizzato a uso delle lezioni di filosofia tenute da Palasciano a partire da quell'anno. Del 2012, invece, è l'<b><i>Omino che guarda le stelle</i></b>, copia su tela di un disegno dello stesso Palasciano.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoH2-LGu3ur_yifWc93D7an-7qyrxOYH4tAje3wAQguFHrgyoZZd166DU0eo-pNbxhc9XAP94j2n-vOKhgfsUz9NSFRAXV16ECjKM2wjmeVtw0gKIZiuMl-6HYsW9mCbg9vTNi_HqrmASM/s1600/Foto0743.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoH2-LGu3ur_yifWc93D7an-7qyrxOYH4tAje3wAQguFHrgyoZZd166DU0eo-pNbxhc9XAP94j2n-vOKhgfsUz9NSFRAXV16ECjKM2wjmeVtw0gKIZiuMl-6HYsW9mCbg9vTNi_HqrmASM/s1600/Foto0743.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Omino che guarda le stelle</i>, acrilico e pennarello su tela, 2012.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Nel 2012 Palasciano ha frequentato un corso di pittura presso Spazio Corrosivo, a Marcianise, poi sospeso.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb4zZW43PriFmEfvz31FG2gAprb6vrkvIo9oGOPaICfQUVa6_ixkK1ZyMP7aJHqeaHBTGhlmgGSWhHi5CRClNQe7LFsVsA7RQLjoxL2xjrpjkUn3M4TwGxo_zJEK_u_W7gyPDChC6zRfYS/s1600/Natura+morta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb4zZW43PriFmEfvz31FG2gAprb6vrkvIo9oGOPaICfQUVa6_ixkK1ZyMP7aJHqeaHBTGhlmgGSWhHi5CRClNQe7LFsVsA7RQLjoxL2xjrpjkUn3M4TwGxo_zJEK_u_W7gyPDChC6zRfYS/s400/Natura+morta.jpg" width="282" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una natura morta, acrilico su carta, primo esercizio <br />
di Palasciano al corso di Spazio Corrosivo, 2012.</td></tr>
</tbody></table>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-84871577005765366402011-09-22T18:32:00.000+02:002011-09-22T19:37:17.715+02:00Hypnerotomachia Palasciani, canti VIII-IX, frammento sugli anelli di Saturno<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf1EOb8jHG4iJGOWAV2kRImdnR4Fl3NoOMv4hAqpE0bXR4MlX_wXzVhLSrMX9Fk61ULxtFpbkIZue49a7cF5cYL4ndh6P1aoNuKCAzO5RdVYcqMFidhju5l1uEulo0hFXYnsst9OqTtAoX/s1600/Saturno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf1EOb8jHG4iJGOWAV2kRImdnR4Fl3NoOMv4hAqpE0bXR4MlX_wXzVhLSrMX9Fk61ULxtFpbkIZue49a7cF5cYL4ndh6P1aoNuKCAzO5RdVYcqMFidhju5l1uEulo0hFXYnsst9OqTtAoX/s1600/Saturno.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Saturno. La sua colorazione, nel poema e qui, è simbolica; in realtà le sue tinte sono gialle.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
La sequenza ambientata tra gli anelli di Saturno è l'unica parte della <b><i>Hypnerotomachia Palasciani</i></b> cui l'autore non abbia abiurato. Consiste dei versi conclusivi del canto VIII, dal 65 in poi, più la parte iniziale del canto IX fino al verso 38 e (saltando i versi 39-46) dal verso 47 al 62. Argomento (dal <b><a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2011/05/sommario-della-hypnerotomachia.html">sommario</a></b>): «Levitazione del P. in conseguenza della carica di energia spirituale ricevuta recitando [su Urano]. Immersione negli anelli di Saturno. [...] Il P. è tolto al fiume dei morti da un angelo. Il vero aspetto della dea Morte. Visione di un’amica morta nel 1998. Il P. mette piede sul suolo di Saturno».<br />
<br />
Qui di séguito riportiamo il testo (la cui colonna sonora ideale è il brano dei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Dead_Can_Dance">Dead Can Dance</a> – ai quali chiaramente allude VIII 84 – <a href="http://www.youtube.com/watch?v=6WdYe8Z98OI"><i>Sanvean. I am your shadow</i></a>, per contralto e orchestra d'archi). <br />
<br />
<div style="color: #274e13;">
<br /></div>
<div style="color: #274e13; text-align: center;">
CANTO VIII
</div>
<blockquote style="color: #274e13;">
[…]<br />
A nuoto andai per l’aria di zaffiro,
<br />
che digradando in nero indi sentii
<br />
<br />
farsi piú fresca; e, poi che in alto miro,
<br />
scorgo il pianeta i cui lucenti anelli,
<br />
piú che i gioviani e uranii, fanno giro
<br />
<br />
amplissimo; e vinile paion quelli,
<br />
dove suon si registri. Tante piste,
<br />
tanti violetti; tali i suoi pastelli.
<br />
<br />
Piú avanti udii la musica piú triste
<br />
e dolce che creò moderno o antico,
<br />
come il ricordo di chi non piú esiste;
<br />
<br />
e sale il gelo, e ignoro quale amico
<br />
dimori in queste plaghe dove Inverno
<br />
mai cede a Primavera, <i>ab antico</i>,
<br />
<br />
e avvolge tutto in un sopore eterno.
<br />
Il gel mi stringe sí, che in un <i>tremèns
</i><br />
<i>delirium</i>, quasi, tutto mi sconcerno;
<br />
<br />
qui non distingue piú, la diaccia <i>mens</i>,
<br />
<i>res extensa</i> da <i>cògitans</i>; qui apprendo,
<br />
e nol credéa, che a volte i <i>dead can dance</i>:
<br />
<br />
che anche danzar si può, piú non vivendo.
<br />
Lungo gli anelli che il gigante bruno
<br />
cígnono, come cigni van scorrendo,
<br />
<br />
bianchi; che sono i morti. Va ciascuno
<br />
in lenta danza, come in acqua foglia
<br />
che su sé stessa ruota, e mai nessuno
<br />
<br />
apre gli occhi, che piú di luce voglia
<br />
non hanno. «Dolce Amor, dai miei sospiri
<br />
– quasi cristallo ormai – fa’ che si scioglia
<br />
<br />
una lacrima e brilli e spanda un’iri
<br />
i cui colori io veda ultima cosa,
<br />
pria che per pièta piú che gelo io spiri
<br />
<br />
e me congiunga alla danza pietosa»:
<br />
parole che gemmarono a fatica
<br />
dalla gelata cassa, e già la rosa
<br />
<br />
del respiro era un fiato di formica.
<br />
Come dormienti persi in dolce sogno,
<br />
nel coma, cui le braccia muove amica
<br />
<br />
mano di chi sia pronto al lor bisogno
<br />
cosí che l’atrofia non li divora,
<br />
cosí quell’aura dei color del prugno
<br />
<br />
li smuove e fa danzar, lenta, e sonora
<br />
di quel canto senza ètimo che sale
<br />
dal cuore (e a ripensarlo ancor m’accora)
<br />
<br />
di Saturno. In quell’aura ormai glaciale
<br />
mi tuffai, senza opporle resistenza;
<br />
fui fra i morti, in assenza d’alcun male,
<br />
<br />
d’alcun male, fra i morti, in dolce assenza
<br />
d’ogni pensier, d’ogni fïato, perso
<br />
in quel fiume d’amor che in cerchio, senza
<br />
<br />
fine, scorre da sempre in un sol verso,
<br />
sopra Saturno che raccoglie i morti,
<br />
intorno a sé, di tutto l’universo,
<br />
<br />
in modo che quel canto li conforti.
</blockquote>
<div style="color: #274e13;">
<br /></div>
<div style="color: #274e13; text-align: center;">
CANTO IX
</div>
<blockquote style="color: #274e13;">
Venne un angelo. Io credéi fosse Amore
<br />
in persona, mosso a pietà di me;
<br />
me che pietà avéa mosso, e che tuttore
<br />
<br />
mi movéa, di quell’anime, a unir me
<br />
al loro andar come ninfèe su fiume.
<br />
L’angel mi prese, e dolce via con sé
<br />
<br />
mi portò, e si facéa strada d’un lume
<br />
ch’era diamante, e lacrima era stato.
<br />
Mal muoia chi dei morti fa pattume,
<br />
<br />
chi in fosse interra lor, strato su strato,
<br />
scarcando da autocarri i tristi pesi
<br />
che già la prigionia ebbe sfrondato.
<br />
<br />
No, eran sí dolci, tra i cieli sospesi,
<br />
coi lor sembianti ripuliti e belli,
<br />
che non mi pesan l’ore, i giorni, i mesi,
<br />
<br />
oggi che vivo, e so che un dí fra quelli
<br />
sarò, che ne ha tal cura il dolce Amore,
<br />
che ne ravvía meravigliosi anelli.
<br />
<br />
Vivono i morti in eterno sopore;
<br />
la Morte li accudisce, e lava i volti
<br />
con le lacrime di chi resta fuore;
<br />
<br />
Morte, vergine dai capelli sciolti,
<br />
bianchi nel vento che trascorre lento,
<br />
pastorella di quegli sciami folti.
<br />
<br />
Già l’angelo (non so se uno dei cento
<br />
servi d’Amore, o Amor stesso, sol servo
<br />
dell’Alto Lume che non fia mai spento)
<br />
<br />
fuor mi traeva; e qui mi volto e osservo
<br />
l’ultima volta l’äura violetta
<br />
di quegli anelli; e come a ignaro cervo
<br />
<br />
Orione preparò la sua saetta
<br />
ma lo Scorpione a lui la preparava,
<br />
a me si volse un’anima soletta:
<br />
<br />
io lei osservavo, e me lei osservava,
<br />
se osservare si può con gli occhi chiusi;
<br />
io non parlavo, ed essa non parlava.
<br />
<br />
Poi si volse, ëd io in me mi racchiusi,
<br />
stretto all’angelo; lei morta, io vivo.
<br />
[…]
<br />
<br />
[…]
<br />
Sul suolo di Saturno fui posato.
<br />
Se volò prima lento, or sparí tosto,
<br />
<br />
il bell’angelo che m’aveva amato
<br />
per il tempo dovuto a trarmi fuori
<br />
del vortice in cui m’ero abbandonato.
<br />
<br />
Inverno dispiegava i suoi tesori:
<br />
neve lucente; e violetti rami,
<br />
come vene d’inchiostro che lavori
<br />
<br />
sulle pagine a far d’esse diorami
<br />
che s’apran come il cuore di chi legge,
<br />
se ha amor d’amico o è d’altro amor che t’ami.
<br />
<br />
Inverno chiuse tutto in süa légge
<br />
bianca come la morte. Inverno piange
<br />
cristalli che la fredda aura sorregge
<br />
<br />
finché lor tórma giú in terra si frange,
<br />
e tutto copre come suole Oblio.
<br />
[…]
</blockquote>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-65497570580995934752011-08-31T21:26:00.002+02:002022-11-16T14:24:45.768+01:00evoluzione della Ruota assiologica palascianianaLa prima idea, rozzamente <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Storicismo">storicistica</a>, della <b>Ruota assiologica palascianiana</b> è documentata da Palasciano nel suo <b>diario</b> del 22 settembre 2001 (vedi <a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2011/07/prima-idea-della-ruota-mnemonica.html">qui</a> la sotto-voce <b>prima idea della Ruota assiologica palascianiana</b>).<br />
<br />
Qualche mese dopo, come attesta la <b><i>Hypnerotomachia Palasciani</i></b>, la Ruota verrà intesa come il «bel sistema / che unisce in sé ogni Via» che conduca alla <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gnosi">maturazione spirituale</a>; ciascuno degli otto campi esperienziali dell'umano serberebbe, in tal senso, potenzialità positive, inclusi quelli relativi a categorie di eventi in apparenza puramente negativi; idea che qualche anno più tardi sarà infine abiurata da Palasciano, ma che nel frattempo ritroviamo espressa – <i>mutatis mutandis</i> – nei cinque concerti pianistici da lui tenuti nel 2005 in occasione della seconda edizione della rassegna <i>Toccata e fuga</i>, intitolata <b><i>I dieci mondi dell'umano spirito</i></b>, dove si ripropone lo schema visto nel poema del 2002: Sole e Luna al centro, e gli altri otto mondi intorno a comporre quattro dicotomie, a mo' di rosa dei venti.<br />
<blockquote>
(Precisiamo che Palasciano non crede nell'astrologia; e che «Mercurio», «Urano», «Venere» ecc. valsero nella sua filosofia unicamente come comodi e poetici simboli dei corrispondenti campi dell'umano spirito e relative pratiche.)<br />
<br />
(Inoltre, almeno dai concerti del 2005 in avanti non vi sarà più alcuna corrispondenza univoca tra la ruota cromatica e la Ruota palascianiana; i colori usati nel 2010 per una sua illustrazione in acrilico su tela, più sotto riportata, saranno puro arbitrio ornamentale.)</blockquote>
Abbiamo quindi, a questo punto, semplificando: Plutone «mondo dell'animalità», Marte «mondo della violenza», Saturno «mondo del dolore», Mercurio «mondo della logica», Urano «mondo del progresso», Venere «mondo dell'amore», Giove «mondo del piacere», Nettuno «mondo dell'irrazionale».<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmIZEAtgzSMvh755X6I7dyaU4a_4CwrPR06XISyFgRqBnX5CdumLxoHYMlKvcF9paW_pkA7cLp7feK8nKZcR-9aO1_4gtnyddiWthfCd-Kylo_E8RSkwHvfbeEW8JXaV55fQUYf85gwhWy/s1600/Giove-Saturno.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmIZEAtgzSMvh755X6I7dyaU4a_4CwrPR06XISyFgRqBnX5CdumLxoHYMlKvcF9paW_pkA7cLp7feK8nKZcR-9aO1_4gtnyddiWthfCd-Kylo_E8RSkwHvfbeEW8JXaV55fQUYf85gwhWy/s400/Giove-Saturno.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dettaglio dal programma di sala del 4° concerto di <i>I dieci <br />
mondi dell'umano spirito</i>, con in alto a destra la Ruota.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Anche in questo caso la base di partenza per organizzare il lavoro dell'artista sono i pianeti moralizzati della tradizione astrologica, cui la Ruota viene forzata a sovrapporsi per amor di ludus. E anche in questo caso a Sole e Luna sono assegnati ruoli estranei alla Ruota vera e propria, ricorrendo alla simbologia <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Yin_e_yang">Yin/Yang</a>: il Sole viene a riunire in sé le caratteristiche dei quattro «mondi Yang» (Marte, Giove, Mercurio, Urano), e la Luna quelle dei «mondi Yin» (Venere, Saturno, Nettuno, Plutone). Ovvero: Sole «mondo dell'azione», Luna «mondo della contemplazione».<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBgop9rsc6Byak7jM0OL7aTsfd7qDgO7g-EQW5hLRmsqLvAA0IPFr8Lmw81yzWGPNTaMatu7m_oAOqO4dwaMokIwsYcRyhuzguvT2Hya0TnskJqkb3T8IUVgStN37MmuNJqgkUMvmqZ4N7/s1600/10+mondi.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBgop9rsc6Byak7jM0OL7aTsfd7qDgO7g-EQW5hLRmsqLvAA0IPFr8Lmw81yzWGPNTaMatu7m_oAOqO4dwaMokIwsYcRyhuzguvT2Hya0TnskJqkb3T8IUVgStN37MmuNJqgkUMvmqZ4N7/s640/10+mondi.JPG" width="422" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Retro del programma di sala del 5° concerto di <i>I dieci mondi dell'umano spirito</i>.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Negli anni successivi Palasciano continua a meditare sulla Ruota; e finalmente, nel 2010, in occasione del ciclo di otto lezioni-spettacolo <b><i>La Grande Ruota delle Umane Cose</i><i> (De Magna Rota Rerum Humanarum)</i></b> essa giunge a stabilizzarsi nella versione a sedici campi, ciascuno dei quali corrisponde a una tipologia di pratiche umane, stavolta senza più relativismi: sette tipologie appartengono al Bene, sette appartengono al Male, e ciascuna delle restanti due è divisa tra il Bene e il Male. All'asse Bene/Male è trasversale l'asse Razionale/Irrazionale. Nel 2011 si sono definiti gli accorpamenti descritti al principio di questa voce enciclopedica. Alcuni campi hanno mutato nome, tra allora e il 2022: <i>Eros</i> è diventato <i>Eros e affettività</i>, <i>Gioco</i> è diventato <i>Ludus</i>, <i>Mercato e politica</i> è diventato <i>Mercato e bassa politica</i>.<br />
<br />
Abbastanza trasparente è la derivazione dello schema attuale dallo schema del 2002-2005:<br />
<blockquote>
● Da Mercurio è derivato il mondo di Scienza e tecnica;<br />
● da Nettuno il suo opposto, il mondo di Religione e magia.<br />
<br />
● Da Urano è derivato il mondo del Significato;<br />
● da Plutone il suo opposto, il mondo della Bestialità.<br />
<br />
● Da Venere è derivato il mondo dell'Umana armonia;<br />
● da Marte il suo opposto, il mondo della Violenza innaturale.<br />
<br />
● Da Giove è derivato il mondo di Arte e gioco;<br />
● da Saturno il suo opposto, il mondo dell'Alienazione.</blockquote>
Saturno è reinterpretato come mondo non più del dolore, quanto piuttosto del grigiore. La sparizione del dolore <i>come campo a sé</i> è dovuta allo slittamento della Ruota palascianiana dal ruolo di catalogo delle <i>esperienze</i> a quello di catalogo delle <i>pratiche</i> umane, e relative volontà moventi (chi è dolente non agisce il dolore: lo patisce soltanto).<br />
<br />
Per lo stesso motivo sono esterni alla Ruota tanto il mondo del sonno (o della vita vegetativa) quanto il mondo della pura demenza, vuoti ambedue di qualsivoglia <i>velle</i>.Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-65440565887617593432011-08-31T04:53:00.001+02:002022-11-14T20:12:29.900+01:00un altro modo possibile di accorpare i settori della Ruota assiologicaUn altro modo possibile di accorpare i settori della Ruota assiologica potrebbe essere il
seguente, che dimostra però minore umiltà scientifica nei confronti
della Magia (a meno di sostituire «Conoscenza» e «Ignoranza» con altri
termini) e risulta perciò tutt'altro che indiscutibile, nella stessa
misura in cui discutibile è la validità del pensiero magico:<br />
<blockquote>
Scienza e tecnica + Significato = <b>Conoscenza</b><br />
Umana armonia + Gioco e poesia = <b>Umana salute</b><br />
Religione e magia + Bestialità = <b>Ignoranza</b><br />
Violenza innaturale + Alienazione = <b>Perversione</b></blockquote>
Da cui:<br />
<blockquote>
Conoscenza + Umana salute = <b>Misura</b> <i>(cui, affinché coincida interamente col Bene, sarebbe da levare la Tecnica dannosa e </i><i>da aggiungere la Magia bianca</i><i>)</i><i><br />
</i><br />
Ignoranza + Perversione = <b>Errore</b> <i>(cui, affinché coincida interamente col Male, sarebbe da aggiungere la Tecnica dannosa e da levare la Magia bianca)
</i></blockquote>
Oppure:<br />
<blockquote>
Umana salute + Ignoranza = <b>Naturale</b> <i>(cui, perché sia tutto Irrazionale, sarebbe da aggiungere il Crimine passionale e da levare l'Ordine)</i><i><br />
</i><br />
Perversione + Conoscenza = <b>Innaturale</b> <i>(cui, perché sia tutto Razionale, sarebbe da aggiungere l'Ordine e da levare il Crimine passionale)</i><i><br />
</i></blockquote>
Infine, la questione più spinosa: così come l'asse Bene-Male è
perpendicolare all'asse Razionale-Irrazionale, e l'asse Misura-Errore
sarebbe perpendicolare all'asse Naturale-Innaturale, l'asse
Umanistica-Meccanica dovrebbe considerarsi perpendicolare a un sesto
asse? Forse; ma al momento non appare chiaro come potrebbero accorparsi
Calcolo e Fondamenti della civiltà, essendo i rispettivi estremi (Eros e
affettività e Burocrazia) molto poco compatibili fra loro; né
accorparsi Fantasia e Barbarie, non avendo maggior compatibilità Arte e
Repressione. Perciò, per il momento, gli assi considerabili resterebbero
cinque.Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-271081451628071472011-08-29T17:02:00.004+02:002022-12-04T21:50:22.087+01:00Ruota assiologica palascianianaLa Ruota assiologica palascianiana è uno schema circolare atto a sintetizzare nella sola propria immagine, facilmente rammemorabile per sequenzialità e simmetria, l'intero mondo degli interessi umani, cioè la gamma completa delle pratiche umane e delle relative formæ mentis.<br />
<br />
Per la storia dell'<b>evoluzione della Ruota assiologica palascianiana</b>, vedi la <a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2011/08/evoluzione-della-ruota-palascianiana.html" target="_blank">voce</a> specifica. <br />
<br />
Per le lezioni tenute da Palasciano sulla sua Ruota nel 2010, vedi <i><b>La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum)</b></i>.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLAZ9a9KBzwzZ9SQjUa1s6PIeNkQwykFIdlE4hZflfYkI5lt-ejdimBwPCeW-KuIyQGkDsnnDx-oHPkoSQMnD42RQQAehL5aNTJUp2OSZu_Wzf4i0PmAnCnd7wR-_aWOUIlH8hG7qU13wVV0l9gXRlBrJzUDCxg1G57lPo8OtCFvCSBryCu_JqgNm-Dg/s6808/Ruota%202022%20ok.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLAZ9a9KBzwzZ9SQjUa1s6PIeNkQwykFIdlE4hZflfYkI5lt-ejdimBwPCeW-KuIyQGkDsnnDx-oHPkoSQMnD42RQQAehL5aNTJUp2OSZu_Wzf4i0PmAnCnd7wR-_aWOUIlH8hG7qU13wVV0l9gXRlBrJzUDCxg1G57lPo8OtCFvCSBryCu_JqgNm-Dg/s6808/Ruota%202022%20ok.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ruota assiologica palascianiana, versione 2022.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
La Ruota, nella sua versione attuale, è divisa in semicerchio superiore (<b>Bene</b>) e inferiore (<b>Male</b>), e in semicerchio destro (<b>Razionale</b>) e sinistro (<b>Irrazionale</b>). Nei punti d'incontro di Bene e Male, equamente divise tra i due avversi semicerchi si trovano la <b>Magia</b> a sinistra (acme dell'Irrazionale) e la <b>Tecnica</b> a destra (acme del Razionale); parimenti, nei punti d'incontro di Razionale e Irrazionale si trovano <b>Ordine e filantropia</b> al sommo (acme del Bene) e il <b>Crimine</b> all'imo (acme del Male).<br />
<br />
La Magia è divisa in Magia bianca (Bene) e Magia nera (Male); la Tecnica è divisa in Tecnica giovevole (Bene) e Tecnica dannosa (Male); Ordine e filantropia sono naturalmente divisibili in Ordine (Razionale) e Filantropia (Irrazionale); il Crimine è divisibile in Crimine meditato (Razionale) e Crimine passionale (Irrazionale). <br />
<br />
Nel quadrante superiore destro, tra Ordine e filantropia e Tecnica si succedono <b>Cultura e comunicazione</b>, <b>Filosofia</b>, <b>Scienza</b>; nel quadrante inferiore destro, tra Tecnica e Crimine si succedono <b>Mercato e bassa politica</b>, <b>Burocrazia</b>, <b>Repressione</b>; nel quadrante inferiore sinistro, tra Crimine e Magia si succedono <b>Selva</b>, <b>Trogolo</b>, <b>Religione</b>; nel quadrante superiore destro, tra Magia e Ordine e filantropia si succedono <b>Ludus</b>, <b>Arte</b>, <b>Eros e affettività</b>.<br />
<br />
(Tutti questi termini sono semplificazioni.)<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiraqikn8h-Mlh9Hr3G9CKZeSBN5IO6Ia-1j2HJgsWo5Zvxher4N__SqsDxGnNe7SCXD2G6xnFmk1sMe6FtRaC4fAHbXH9qa2d7kptYtVaDYpPT1IGoALfDaLzOi15gR-P3prbS8MOPPfg3/s1600/Ruota+quadrata.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiraqikn8h-Mlh9Hr3G9CKZeSBN5IO6Ia-1j2HJgsWo5Zvxher4N__SqsDxGnNe7SCXD2G6xnFmk1sMe6FtRaC4fAHbXH9qa2d7kptYtVaDYpPT1IGoALfDaLzOi15gR-P3prbS8MOPPfg3/s400/Ruota+quadrata.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una rappresentazione quadrata della Ruota assiologica<br />(versione non aggiornata, con <i>Gioco</i> al posto di <i>Ludus</i>).</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Ciascuno dei settori della Ruota può venire contaminato dalla follia; più in basso un settore si trova, più è facile che sia contaminato. Per esempio Eros e affettività possono degenerare in attaccamento morboso, il Ludus in gioco d'azzardo patologico, la Cultura e comunicazione in <i>Internet addiction disorder</i> e simili, la Scienza in sperimentazioni folli <i>à la</i> <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Josef_Mengele">Mengele</a>; e più si scende, più si tratta di settori già di per sé sostanzialmente folli, fino al Crimine, dove in pratica non resta neanche un briciolo di salute psichica mentre, all'opposto, Ordine e filantropia sono quasi immuni da insanità.<br />
<br />
(Non è da confondere la follia con l'Irrazionale. Per Irrazionale
s'intende ciò che ha per movente l'istinto, la passione, nei casi più
nobili la poesia, <i>et similia</i>; per follia s'intende l'andar
dell'uomo contro sé stesso, come mosso da un demone che brami la
distruzione sua, d'ogni nobiltà e bellezza, e infine dell'universo.)<br />
<br />La Ruota, lungo l'asse Bene-Male, si può intendere divisa in cinque livelli, qui ordinati dal più alto al più basso:
<blockquote style="color: #274e13;">
1. Le tre pratiche unenti e armonizzanti, senza le quali non si può umanamente vivere: allo zenith Ordine e filantropia (trionfo del Bene), al subzenith Eros e affettività e Cultura e comunicazione.<br />
<br />
2. Le quattro pratiche allevianti, movimentanti ed elevanti, che migliorano il vivere: piú in alto (piú creative) Arte e Filosofia, piú in basso (piú meccaniche) Ludus e Scienza.<br />
<br />
3. Le due pratiche strumentali: Magia (trionfo dell’Irrazionale) e Tecnica (trionfo del Razionale).<br />
<br />
4. Le quattro pratiche zavorranti, frenanti e degradanti, che peggiorano il vivere: piú in alto (piú creative) Religione e Mercato e bassa politica, piú in basso (piú meccaniche) Trogolo e Burocrazia.<br />
<br />
5. Le tre pratiche disunenti e caotizzanti, che distruggono l’umana vita: al supranadir Selva e Repressione, al nadir Crimine (trionfo del Male).</blockquote>
I sedici settori possono anche accorparsi l'un l'altro a due a due, a dividere la Ruota in soli otto settori (come già in sue versioni precedenti):<br />
<blockquote>
Filosofia + Cultura e comunicazione = <b>Significato</b><br />
Ordine e filantropia + Eros e affettività = <b>Umana armonia</b><br />
Arte + Ludus = <b>Gioco e poesia </b><br />
Magia + Religione = <b>Religione e magia</b><br />
Trogolo + Selva = <b>Bestialità</b><br />
Crimine + Repressione = <b>Violenza innaturale</b><br />
Burocrazia + Mercato e bassa politica = <b>Alienazione</b><br />
Tecnica + Scienza = <b>Scienza e tecnica</b></blockquote>
Tali otto settori, a loro volta, potrebbero accorparsi a formarne quattro, per esempio così:<br />
<blockquote>
Significato + Umana armonia = <b>Fondamenti della civiltà</b><br />
Gioco e poesia + Religione e magia = <b>Fantasia</b><br />
Bestialità + Violenza innaturale = <b>Barbarie</b><br />
Alienazione + Scienza e tecnica = <b>Calcolo</b></blockquote>
Tali quattro settori, a loro volta, potrebbero accorparsi a formarne due, per esempio così:<br />
<blockquote>
Fondamenti della civiltà + Fantasia = <b>Umanistica</b><br />
Barbarie + Calcolo = <b>Meccanica</b></blockquote>
L'Umanistica sarebbe quasi tutta nel Bene, a parte la Religione e la metà nera della Magia; la Meccanica quasi tutta nel Male, a parte la Scienza e la metà giovevole della Tecnica.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7SbW0Xq4-jJKytIV3hp11u2D8kirknFFrlKnaNEdHwxaBksANtvJqdZblg-nsDpRixycwvrRtepHf78wtmaSZi0XmyUpQXXLbZzL5-8Q4-7NPR5zlnckwyREKKNw5bjZhRM3GKmUBpZcf/s1600/Ruota.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7SbW0Xq4-jJKytIV3hp11u2D8kirknFFrlKnaNEdHwxaBksANtvJqdZblg-nsDpRixycwvrRtepHf78wtmaSZi0XmyUpQXXLbZzL5-8Q4-7NPR5zlnckwyREKKNw5bjZhRM3GKmUBpZcf/s320/Ruota.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Ruota assiologica arricchita con l'asse <br />
Umanistica-Meccanica, vecchia versione.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Vedi <a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2011/08/un-altro-modo-possibile-di-accorpare-i.html" target="_blank">qui</a> <b>un altro modo possibile di accorpare i settori della Ruota assiologica</b>.
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-71481903215537002382011-08-27T17:36:00.000+02:002014-09-29T00:05:40.373+02:00concertoMarco Palasciano, allorché gli sia gratuitamente concesso l'uso di un pianoforte a coda e della sala in cui alloggi lo strumento, ama tenere pubblici concerti d'improvvisazione pianistica.<br />
<br />
Le improvvisazioni palascianesche, come recita la didascalia a una <a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=381037856734" target="_blank">foto</a> caricata in Facebook l'11 aprile 2010, sono «in stile neoclassico e sperimentale, tra molta johannsebastianbachérie e pochissimo jazz, passando per le due scuole di Vienna, con un cuore di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Franz_Liszt#Liszt_come_pianista" target="_blank">lisztosismo</a>». (Se non sapete cosa fossero le due scuole di Vienna, vedete <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Prima_scuola_di_Vienna" target="_blank">qui</a> per la prima e <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_scuola_di_Vienna" target="_blank">qui</a> per la seconda.)<br />
<br />
Palasciano ha tenuto dal 2003 al 2009 diciotto di tali concerti, tutti interni alla rassegna biennale <i><b>Toccata e fuga</b></i>:<br />
<blockquote>
I <br />
<b><i>La leggenda del pianista sul Volturno</i></b> (2003)<br />
<br />
II-VI <br />
<i><b>I dieci mondi dell'umano spirito </b></i>(2005)<br />
<br />
VII-X <br />
<b><i>Stupor mundi</i></b> (2007)<br />
<br />
XI-XVIII <br />
<i><b>Il laboratorio musicale di Marco Palasciano</b></i> (2009)</blockquote>
Il titolo del primo concerto sottolineava allegramente come Palasciano, al pari del protagonista del film <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/La_leggenda_del_pianista_sull%27oceano" target="_blank"><i>La leggenda del pianista sull'oceano</i></a>, sia totalmente autodidatta e abbia approcciato lo studio del pianoforte senza alcun metodo, con risultati particolarmente ammirevoli.<br />
<br />
Tra i concerti non da solista, memorabile <i><b>Nel salotto futurista dialogando con l'artista</b></i> (2003).<br />
<br />
Tra i <i>reading</i>-concerto, memorabili <b><i>Palasciania 1976-2006: il trentennale poetico di Marco Palasciano</i></b> (2006) e <b><i>Palasciano dal Parnaso al piano</i></b> (2007).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC5PxzCmNLp2ukblhGbfBwD0nWstUygnljNJw7QSVyD_pD9SIoxzqjd5F7R1UPs6wv-KxR_mOZd2XvwYhSfWvLhlkVDSg-RL8PnxsUSzXzeupqJTwCEnArY7mzi8fxiPqURP58hHFtfLnG/s1600/Palasciano+al+piano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC5PxzCmNLp2ukblhGbfBwD0nWstUygnljNJw7QSVyD_pD9SIoxzqjd5F7R1UPs6wv-KxR_mOZd2XvwYhSfWvLhlkVDSg-RL8PnxsUSzXzeupqJTwCEnArY7mzi8fxiPqURP58hHFtfLnG/s400/Palasciano+al+piano.jpg" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Palasciano al pianoforte. OFCA, Caserta, 10 aprile 2010. Foto di <a href="http://www.soukizy.com/soukizy/#welcome" target="_blank">Soukizy</a>.</td></tr>
</tbody></table>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-44187139423485931932011-08-11T18:55:00.000+02:002018-03-06T15:14:31.753+01:00AssistenteL'Assistente di Marco Palasciano è una figura istituzionale dell'Accademia Palasciania, a carattere volontario e gratuito, tra le cui varie funzioni si collocano principalmente quelle di accompagnatore, autista, corriere, bibliotecario, addetto al carico e scarico di materiali pesanti, aiutante nei preparativi di eventi accademici e cavia da esperimenti di didattica filosofica.<br />
<br />
Il suo ruolo è usualmente ricoperto da un soggetto virile in età tardoadolescenziale, di sana e robusta costituzione, abbastanza sano di mente, di intelligenza superiore alla media, di vivace curiosità scientifica, privo di pregiudizi, onesto, impavido, paziente, residente a non molta distanza dalla sede dell'Accademia e preferibilmente patentato.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO9oJQ_cP5NPkYCQtmRr3sDvrN8I85R7JReGA3WpMep8PET0ewdHo-X_rQqyZsOrwsWihdMM51DZBWwvtuwgsTI_J-oZeVCwEeQm1SVqRJnAyC8ag5R8Xn-v5g0fwJWBP0bEgxC3Hd2rP2/s1600/Quijote.gif" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO9oJQ_cP5NPkYCQtmRr3sDvrN8I85R7JReGA3WpMep8PET0ewdHo-X_rQqyZsOrwsWihdMM51DZBWwvtuwgsTI_J-oZeVCwEeQm1SVqRJnAyC8ag5R8Xn-v5g0fwJWBP0bEgxC3Hd2rP2/s1600/Quijote.gif" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Incipit del <i>Don Chisciotte </i>di <br />
Cervantes, prima ed. (1605).</td></tr>
</tbody></table>
Mentre è improprio il parallelo col <i>duo </i>di Batman e <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Robin_%28fumetto%29">Robin</a>, non essendo il Maestro Palasciano abbastanza <i>dinamic</i> da compararsi al Cavaliere Oscuro (benché nello<i> </i>scriptorium palascianesco il cassone delle tapparelle sia ricetto di pipistrelli), si può dire, fatti i dovuti distinguo psicofisiologici, che l'Assistente stia a Marco Palasciano come nel <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Frankenstein_%28film_1931%29"><i>Frankenstein</i></a> di Whale il gobbo Fritz sta al dottor Frankenstein, ma ancor più come nel <i>Don Chisciotte</i> di Cervantes <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sancho_Panza">Sancho Panza</a> sta all'ingegnoso hidalgo: pertanto non è escluso che, un domani, al termine «Assistente» possa sostituirsi o alternarsi il termine «Scudiero».<br />
<br />
Diverse sono state le figure di Assistente <i>de facto</i>, seppure non <i>de nomine</i>, succedutesi negli anni. Il <i>nomen</i> «Assistente» si è attestato, in particolare, durante il tirocinio d'un giovane che Palasciano per modestia soleva presentare come «Il mio assistente, nel senso di assistere allo spettacolo ridicolo e triste della mia follia»: tormentone reso obsoleto, infine, dall'istituzionalizzazione della figura dell'Assistente, avvenuta il 7 agosto 2011 tramite pressappoco il seguente scambio di battute:<br />
<br />
— Nel blog dell'Accademia Palasciania sta per pubblicarsi un post sul nuovo assetto delle figure istituzionali dell'Accademia: ti va se con l'occasione ufficializziamo il tuo ruolo di Assistente del Presidente?<br />
— OK.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_TUyCKPk0zjMnDargzULpy5WVl-MBG5yHe9NlGIuc2PBsmXDycgwlv4QQ7HVC4DK4Wm8YQxlXXmQ6eXYtPPjC5CbeDjMNH0xzNlq57eMFUakKkbZl6Mi22HcuhcPsAns3c-zsAf90vIiQ/s1600/Frankenstein.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_TUyCKPk0zjMnDargzULpy5WVl-MBG5yHe9NlGIuc2PBsmXDycgwlv4QQ7HVC4DK4Wm8YQxlXXmQ6eXYtPPjC5CbeDjMNH0xzNlq57eMFUakKkbZl6Mi22HcuhcPsAns3c-zsAf90vIiQ/s1600/Frankenstein.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il dr. Frankenstein e il suo assistente. Da James Whale, <i>Frankenstein</i>, 1931.</td></tr>
</tbody></table>
Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-56406841594676906422011-07-19T02:59:00.000+02:002014-11-17T12:58:58.167+01:00seconda disputa tra Accademia Palasciania e Istituto Palascianiano per gli Studi EuristiciQualche settimana dopo la conclusione della <b>prima disputa</b> tra i due enti (vedi <a href="http://palascianopedia.blogspot.com/2011/05/prima-disputa-tra-accademia-palasciania.html" target="_blank">qui</a>), l'Accademia Palasciania si era riavuta dallo stordimento indottole dal colpo che l'IPSE aveva assestato con la battuta «Al mondo, in generale, non esistono “sufficienti ragioni”, la Ragione da sola non bastando a dare spiegazione fino in fondo di nessun fenomeno»; e si era resa conto di poter ritorcere contro l'IPSE la sua stessa arma dialettica.<br />
<br />
Intorno alla metà di luglio 2011 l'Accademia aveva dunque preso a dire che, visto che per fondare l'IPSE non era stata necessaria una ragione, non era neanche necessaria una ragione, ora, per riaccorparlo a sé.<br />
<br />
Ma se qualche ragione fosse stata necessaria, l'Accademia avrebbe potuto addurre, oltre quelle già esposte nel corso della prima disputa, la seguente. Poiché fulcro dell'IPSE era l'attività di ricerca condotta da Marco Palasciano, e l'evoluzione di tale attività presentava «palesemente» (vedi, a esempio, il <a href="http://palasciano.blogspot.com/2011/03/le-opere-e-i-giorni.html" target="_blank">post</a> inaugurale del suo blog) un «progressivo spostamento dalla sfera dell'euristica verso la sfera della sistematica», prima o poi l'Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici avrebbe finito «con lo smarrire il proprio fondamento, senza bisogno ch'altri ne lo destituisse».<br />
<br />
L'Istituto a quel punto si era arreso. Non rimaneva che ratificarne il riaccorpamento, tramite l'assemblea congiunta straordinaria che si sarebbe tenuta il 18 luglio 2011 (vedi ultimi cinque paragrafi della voce <b>Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici</b>).<br />
<br />
Circa un anno e mezzo dopo, spudoratamente, l'Accademia Palasciania avrebbe iniziato (vedi <i><b>Arca Arcanorum</b></i>) ad allestire i suoi famosi laboratori euristici di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia; ma a quel punto il ricordo dell'IPSE si era ormai perso, e nessuno reclamò.Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-38445613774927069822011-07-04T01:14:00.001+02:002020-11-01T14:37:36.569+01:00prima idea della Ruota assiologica palascianianaLa prima idea, rozzamente <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Storicismo">storicistica</a>, della <b>Ruota assiologica palascianiana</b> è documentata da Marco Palasciano nel suo <b>diario</b> del 22 settembre 2001. Qui egli scrive, a sera, quanto segue (dove per «tavola cromatica zodiacale» s'intende una rappresentazione dello zodiaco alla quale Palasciano aveva associato un colore per ciascuno dei dodici segni, seguendo l'ordine della ruota cromatica):<br />
<blockquote style="color: #274e13;">
La tavola cromatica zodiacale mi ispira a un tratto potentemente una correlazione precisa tra il susseguirsi ciclico dei colori e la ciclicità della storia.<br />
<br />
Da uno stato (ROSSO) dove si tocca il punto piú basso della civiltà, si passa a un arbitrario porre ordine da parte di qualcuno che si appropria del potere (PORPORA, MAGENTA).</blockquote>
(Precisiamo che con l'associazione del colore rosso alla barbarie, in quelle pagine di diario, Palasciano non intendeva alludere in alcuna misura al comunismo.) <br />
<blockquote style="color: #274e13;">
Poi si fa strada l’inquietudine (VIOLETTO). Poi ecco che le inquietudini si “illuminano” (BLU) e si creano movimenti filosofici rivoluzionari. <br />
<br />
Il progresso (AZZURRO INTERMEDIO) conduce finalmente alla società migliore possibile (AZZURRO CYAN), dove non vi è piú alienazione, e la natura umana è perfettamente in armonia con le istituzioni e la società. <br />
<br />
Questo raggiunto stato di felicità comune conduce a un inevitabile rilassamento (VERDAZZURRO, VERDE): ci si dedica al benessere, a godere ciò che nei secoli precedenti si era solo sognato. Si creano cose meravigliose, si è felici non solo intellettualmente ma anche fisicamente; è il tempo delle vacche grasse, che trova il suo colmo nel successivo periodo (GIALLOVERDE); e il passaggio al quadrante primaverile segna l’ingresso vero e proprio nella decadenza (GIALLO, ARANCIONE). <br />
<br />
Non si pensa piú ad altro che il divertimento e il piacere; i rapporti si riducono a un reciproco sfruttamento sensuale, si è come gli Eloi di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/La_macchina_del_tempo_%28romanzo%29"><i>The Time Machine</i></a>, domina la stupidità ovvero la totale noncuranza nei confronti della ricerca filosofica; le scienze e le arti sono abbandonate. Da qui alla ricaduta nella barbarie (ROSSO) il passo è scontato.</blockquote>
Di contro, dieci anni più tardi, nel corso del seminario <i><b>De natura mundi</b></i>, Palasciano prospetterà un'umanità futura immune da ogni decadenza.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg70zo3Q7Q3pxZ-jJ2Hc44yrA7lyoT7LzkzeyK-cp-zSBDa5notVhHz_o2e4gORlOXGIadhazsLnnW766kEgsdth_gqTBQabPXKYDadK4Uqznz4iS8vX05ItNvv-hWuFgCUOis2-tl72QzF/s1600/ZodiacoColori.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg70zo3Q7Q3pxZ-jJ2Hc44yrA7lyoT7LzkzeyK-cp-zSBDa5notVhHz_o2e4gORlOXGIadhazsLnnW766kEgsdth_gqTBQabPXKYDadK4Uqznz4iS8vX05ItNvv-hWuFgCUOis2-tl72QzF/s320/ZodiacoColori.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Come sovrapporre lo zodiaco alla ruota dei colori saturi.<br />
Al rosso corrisponde il Cancro, il segno più regressivo;<br />
al ciano il Capricorno, il segno più evolutivo.</td></tr>
</tbody></table>Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2455844531311310399.post-42633623668767746632011-06-29T01:14:00.000+02:002018-10-31T14:20:11.091+01:00accidiaL'accidia [aˈttʃidja] è uno dei sette <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Vizi_capitali">vizi capitali</a>. In un <a href="http://palasciano.blogspot.com/2011/06/accidia-conditio-palasciani.html">post</a> del blog di Marco Palasciano (28 giugno 2011) è così descritta:<br />
<blockquote style="color: #274e13;">
Non si tratta di semplice pigrizia, ch'è tipica degli uomini meschini; bensì d'una malattia spirituale che colpisce gli spiriti dagli interessi più vasti ed elevati. Quando un monaco il più virtuoso è sazio d'<i>orare</i> e <i>laborare</i>, gli viene in uggia la sua cella e l'orto; quando un <i>homo universalis</i> giunge a un determinato indeterminabile punto del suo labirinto, perde la spinta all'azione, e lascia le sue opere incompiute. Che peccato, davvero!, non dar piena espressione alle proprie potenzialità; ed è tanto più grave, quanto più esse son grandi. Che importa a Dio se ozia un imbecille? ma quando a oziare è un genio, il ciel sospira.</blockquote>
L'accidia è diffusamente riconosciuta come il vizio caratteristico di Marco Palasciano. In un altro <a href="http://palasciano.blogspot.com/2011/03/le-opere-e-i-giorni.html">post</a> (14 marzo 2011) egli definisce la propria accidia «petrosissima», e ne dice che lo spinge «a perder ore ed ore ed ore nell'errare per social network e telefilm in streaming»; e intanto,<br />
<blockquote style="color: #274e13;">
Da decenni [...] si protraggono la limatura e il tagliaecuci del Canzoniere, e del Novelliere, e di tant'altra letteratura palascianesca; da decenni s'attende l'apertura dei cantieri dell'Opera vera e propria su Ferdinando Palasciano (1815-1891), che ha da essere completa entro il bicentenario del gran dottore o avrò solo da prendermi a schiaffi, indegnissimo erede; e intanto vaste fette del mio Diario sono ancora in brutti, sintetici appunti da trascrivere in bella e in analitica, o mai si partirà con la sua stravagheggiata conversione in Enciclopedia; e vi è poi da operare la sistemazione della palascianiana filosofia; ecc.</blockquote>
All'accidia di Marco Palasciano è dedicata l'opera di Angelo Maisto <b><i>Conditio Palasciani</i></b>.Marco Palascianohttp://www.blogger.com/profile/03889171766237073757noreply@blogger.com