La parola Palascianopedia va letta con l'accento sull'ultima i [palaˌʃanopeˈdia]. – Le voci già create sono in continuo aggiornamento: se qualcuna apparisse lacunosa, provate a tornare a consultarla dopo qualche tempo (o consultate, qui, direttamente Marco Palasciano). – I passi in grassetto rimandano alle voci più utili a integrare quella in lettura. Se una voce cui si rimanda non è presente in elenco, né alcun link dà accesso a essa (nel caso di una sotto-voce), è ancora da creare.

1 febbraio 2012

Arturo

Arturo.
Il coccodrillo Arturo è un pupazzo di pezza, molto amato dai palascianisti (ma solo Edoardo ha il permesso di appoggiarci la testa), acquistato il 12 dicembre 2003 su una bancarella presso Aversa da Marco Palasciano (che era stato poco prima a fare visita in ospedale a una persona cara, grave, che poco dopo guarì perfettamente) e presto assurto a mascotte dell'Accademia Palasciania. Il nome gli è derivato dalla scena I di Tra forti e pianoforti, intitolata Conferenza di Capitan Matamoros sulle fortificazioni ecc. complicata da molte baroccaggini, nel cui finale parla «il povero coccodrillo Arturo / che ha sognato un coccodrillo del futuro»: in tale scena, rappresentata il 3 dicembre 2006 su un palco presso le fortificazioni di Capua, fu utilizzato proprio questo pupazzo, cui prestò la voce l'attore Veniero Fusco.

Potete leggere qui la parte del racconto di Matamoros in cui si tratta di Arturo e degli altri coccodrilli. (Matamoros fu all'epoca interpretato da Roberto Solofria.)

Questo, più innanzi nella commedia, il monologo di Arturo:
E io sono il povero    coccodrillo Arturo
che ha sognato un coccodrillo del futuro,
di quelli del Duemila   che campano negli acquari
delle ville dei camorristi,   e lacricoccodrillando
(altro che Torri Telecom,   Spedali e via cantando)
mi ha contato una storia   di terre avvelenate,
di interrati rifiuti   maligni e radioattivi;
e io, prima di arrivare   a tempi cosí cattivi,
poiché dentro ho l’amore   per la vita che mi spinge,
son fuggito per tempo     dall’arcivescovado
bramando ritornare     al mio Nilo e alla Sfinge.
E ora, se permettete,   saluto e me ne vado.
Arturo nella parte dell'orbettino dell'Eden. Vedi
palasciania.blogspot.com/2017/12/genesi-e-palingenesi-del-cosmo.html

Il 9 giugno 2012 il coccodrillo è stato trafugato da convitati buontemponi durante una festa nel Palascianeum. Il giorno dopo ha fatto la sua comparsa in Facebook un profilo fittizio intestato ad Arturo, sulla cui bacheca è presto comparso il seguente comunicato:
L'attacco al cuore dell'Accademia Palasciania e al suo leader è compiuto. Comunichiamo l'esito positivo dell'operazione strategico-militare che ha portato al rapimento di Arturo il Coccodrillo, mascotte di Marco Palasciano. Finalmente è stato inflitto un duro colpo all'Accademia Palasciania, rea dell'anarchia che avvolge Capua e dintorni in una soffocante coltre di vitalismo ludico-intellettuale. Con questo gesto eclatante noi rivendichiamo l'esigenza di alcol, cannabis e musica moderna, uniche vie possibili per la liberazione dell'Homo Campanus dai monologhi biografici di Palasciano durante le sue feste. L'ostaggio del popolo borbonico ha finalmente raggiunto il covo in cui consumerà la sua prigionia. Facciamo sapere alla sua famiglia che sta bene. Ha chiesto un leggìo per poter declamare versi del suo padrone. La risposta gli è stata silenziosamente data puntandogli un fucile contro. Presto verranno diffuse foto dell'ostaggio. Chiediamo a Palasciano di preparare il dovuto riscatto, [il cui importo] gli verrà comunicato in via privata. Per ora è tutto. Stay tuned.
Le Brigate Storte
Foto inviata dai rapitori l'11 giugno 2012 «a testimonianza del fatto
che Arturo sta bene e se la spassa».

Si susseguiranno, in totale, sei comunicati dei rapitori, così intitolati:
1. Arturo il coccodrillo è stato rapito
2. Arturo ha vinto il pokerino organizzato per ammazzare il tempo
3. Arturo fa lo spericolato e tenta l'evasione
4. Arturo ha la febbre e una fiatella che non ci convince
5. Arturo mentre fa shopping prende coscienza di una terribile verità e perde i freni inibitori
6. Arturo spezza le catene del sentimento lento e sulle note di Toto Cutugno si innamora perdutamente di Kevin il beccaccino
La «terribile verità» di cui al comunicato n. 5 sarebbe l'esistenza, nel mondo degli umani, di borse e altri accessori in pelle di coccodrillo. Vi è inoltre un supplemento video al comunicato n. 6, caricato dai rapitori in YouTube (qui).

Arturo ammalato. Foto inviata dai rapitori il 13 giugno 2012.

La restituzione di Arturo è avvenuta a quaranta giorni dal rapimento, la sera del 19 luglio 2012, durante un festino nel Palascianeum. Arturo è comparso nel cortile sotto il balcone orientale, disteso su un telo al centro della sagoma d'un cuore fatta di candele accese. La banda delle Brigate Storte si è quindi svelata essersi composta di quattro alti membri dell'Accademia Palasciania: la Vicepresidente M.T., il Segretario D.C., e due Soci Ornamentali che detenevano a turno il coccodrillo: C.P. e A.D.A., autore, quest'ultimo, di tutti i comunicati.

Il suddetto cuore di candele.