Arturo. |
Potete leggere qui la parte del racconto di Matamoros in cui si tratta di Arturo e degli altri coccodrilli. (Matamoros fu all'epoca interpretato da Roberto Solofria.)
Questo, più innanzi nella commedia, il monologo di Arturo:
E io sono il povero coccodrillo Arturo
che ha sognato un coccodrillo del futuro,
di quelli del Duemila che campano negli acquari
delle ville dei camorristi, e lacricoccodrillando
(altro che Torri Telecom, Spedali e via cantando)
mi ha contato una storia di terre avvelenate,
di interrati rifiuti maligni e radioattivi;
e io, prima di arrivare a tempi cosí cattivi,
poiché dentro ho l’amore per la vita che mi spinge,
son fuggito per tempo dall’arcivescovado
bramando ritornare al mio Nilo e alla Sfinge.
E ora, se permettete, saluto e me ne vado.
Arturo nella parte dell'orbettino dell'Eden. Vedi palasciania.blogspot.com/2017/12/genesi-e-palingenesi-del-cosmo.html |
Il 9 giugno 2012 il coccodrillo è stato trafugato da convitati buontemponi durante una festa nel Palascianeum. Il giorno dopo ha fatto la sua comparsa in Facebook un profilo fittizio intestato ad Arturo, sulla cui bacheca è presto comparso il seguente comunicato:
L'attacco al cuore dell'Accademia Palasciania e al suo leader è compiuto. Comunichiamo l'esito positivo dell'operazione strategico-militare che ha portato al rapimento di Arturo il Coccodrillo, mascotte di Marco Palasciano. Finalmente è stato inflitto un duro colpo all'Accademia Palasciania, rea dell'anarchia che avvolge Capua e dintorni in una soffocante coltre di vitalismo ludico-intellettuale. Con questo gesto eclatante noi rivendichiamo l'esigenza di alcol, cannabis e musica moderna, uniche vie possibili per la liberazione dell'Homo Campanus dai monologhi biografici di Palasciano durante le sue feste. L'ostaggio del popolo borbonico ha finalmente raggiunto il covo in cui consumerà la sua prigionia. Facciamo sapere alla sua famiglia che sta bene. Ha chiesto un leggìo per poter declamare versi del suo padrone. La risposta gli è stata silenziosamente data puntandogli un fucile contro. Presto verranno diffuse foto dell'ostaggio. Chiediamo a Palasciano di preparare il dovuto riscatto, [il cui importo] gli verrà comunicato in via privata. Per ora è tutto. Stay tuned.
Le Brigate Storte
Foto inviata dai rapitori l'11 giugno 2012 «a testimonianza del fatto che Arturo sta bene e se la spassa». |
Si susseguiranno, in totale, sei comunicati dei rapitori, così intitolati:
1. Arturo il coccodrillo è stato rapitoLa «terribile verità» di cui al comunicato n. 5 sarebbe l'esistenza, nel mondo degli umani, di borse e altri accessori in pelle di coccodrillo. Vi è inoltre un supplemento video al comunicato n. 6, caricato dai rapitori in YouTube (qui).
2. Arturo ha vinto il pokerino organizzato per ammazzare il tempo
3. Arturo fa lo spericolato e tenta l'evasione
4. Arturo ha la febbre e una fiatella che non ci convince
5. Arturo mentre fa shopping prende coscienza di una terribile verità e perde i freni inibitori
6. Arturo spezza le catene del sentimento lento e sulle note di Toto Cutugno si innamora perdutamente di Kevin il beccaccino
Arturo ammalato. Foto inviata dai rapitori il 13 giugno 2012. |
La restituzione di Arturo è avvenuta a quaranta giorni dal rapimento, la sera del 19 luglio 2012, durante un festino nel Palascianeum. Arturo è comparso nel cortile sotto il balcone orientale, disteso su un telo al centro della sagoma d'un cuore fatta di candele accese. La banda delle Brigate Storte si è quindi svelata essersi composta di quattro alti membri dell'Accademia Palasciania: la Vicepresidente M.T., il Segretario D.C., e due Soci Ornamentali che detenevano a turno il coccodrillo: C.P. e A.D.A., autore, quest'ultimo, di tutti i comunicati.
Il suddetto cuore di candele. |