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28 giugno 2011

Conditio Palasciani

Conditio Palasciani [konˈditsjo palaˈʃani] (in latino medievale «La condizione di Palasciano», o «del Palasciano») è un dipinto del 2011, a olio su tela 40 × 60 cm, di Angelo Maisto.

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Si tratta della trasposizione pittorica d'un dettaglio dell'installazione ludoscultorea Bachanale, sempre di Maisto.

Bachanale, dettaglio. Cliccare per ingrandire.

Bachanale. Cliccare per ingrandire.

Conditio Palasciani, così come il corrispondente cubicolo in Bachanale, mostra la seguente scena (descrizione tolta da un post del blog di Marco Palasciano, 28 giugno 2011):
dietro una scrivania, par dormire un baccante pisciforme, il cui corpo è ricavato da un relitto vegetale raccolto sulla riva del mare. Ai suoi lati, su mensolette, modellini di missili balistici, a modo di candele; ai suoi piedi, pur se piedi non ha, una piuma indaco. (Probabile è che i missili-candela alludano all'imminente consumarsi d'eventi distruttivi, la gravità dei quali sarà in polare contrasto con la levità di cui la piuma è emblema, che dà agio al sonno.)
Il dipinto è stato realizzato in occasione della mostra collettanea Accidia, terza della serie di Seven, rassegna internazionale d'arte contemporanea dedicata ai sette vizi capitali, a cura dell'associazione Spazio-Tempo Arte di San Giorgio a Cremano (Napoli). Le mostre si sono tenute nei locali di Villa Vannucchi dal 2010 al 2013; Accidia si è tenuta dal 25 giugno al 17 luglio 2011.

Marco Palasciano innanzi a Conditio Palasciani, al vernissage di Accidia.
Foto di Paolo Russo.

Sulla genesi di Conditio Palasciani, e in particolare sul perché del titolo, scrive ancora Palasciano:
La stanzetta del pisciforme, il quale m'ha evocato finora un vescovo nel suo studio, è sempre stata la mia preferita. Se poi l'artista ha scelto di dedicarmi il derivato olio su tela, è stato forse anche per questo; ma certo soprattutto perché, scitur, se c'è un peccato mio caratteristico, esso non può esser altro che l'essere accidioso. Sul quale tema inoltre avevo tenuto al Maestro Maisto una microconferenza allorché, per esser egli certo d'aver scelto l'immagine giusta, prima di procedere alla pittura m'aveva chiesto (19 marzo 2011) di descrivergli con la maggior precisione possibile la fenomenologia dell'accidia.
Il 25 dicembre 2016 Angelo Maisto ha fatto dono dell'opera a Marco Palasciano.