Chiarisco l’evoluzione del canzoniere dai 17 anni ai 40 (tralasciando i puerilia, datanti dal 1976):Vedi anche:
1986. Imitazione cieca dei classici, in ispecie di Foscolo e Leopardi, con linguaggio follemente anacronistico.
1987-1994. Svecchiamento.
1995. Impennata espressionistica con poemetti grotteschi e meravigliosi costruiti secondo un metodo «dialettico» e «sintetico» (L'insectarium dei burattini).
1996-2002. Prosecuzione dello sperimentalismo più o meno ludico (fino a Storia di un umanesimo negato ovvero Un sonetto ed i suoi anagrammi).
2003-2007. “Regressione” lirico-sentimentale, fino alle spudoratamente neoclassiche sestine (inoltre almeno dal 2005 non riesco, pare, a scrivere in altro che in endecasillabi e settenari [...]).
2008. Recupero della vena grottesca, ma in sovrapposizione al neoclassicismo [...], vertice l’Ipersonetto de' mesi, miscuglio di diaristica mitizzata e di ludolinguistica acrobatica.
● Incipit per una commedia (2001)
● Hypnerotomachia Palasciani (2002)