Ovviamente Edvard Munch, L'urlo, 1893. |
Sull'ansia legata alla logistica si veda la voce odeporofobia. Qui di séguito invece si tratterà dell'ansia in rapporto alle figure umane, e di come esse possano classificarsi in base al rispettivo contributo ad aggravarla o ad alleviarla.
Anche nel caso degli eventi a lui più congeniali, Palasciano non ce la farà mai a partecipare a un progetto tra i cui partecipanti non siano coinvolte persone tra le quali e lui si sia instaurato un sufficiente transfert affettivo: è dalla pura contemplazione di esse, infatti, che egli attinge la maggior parte dell'energia spirituale necessaria a prestare il proprio contributo oratorio, musicale ecc.
P. prende una camomilla con un nuovo amico che ha dei progetti da proporgli. |
P. infatti distingue gli esseri umani in soggetti o ansiogeni, o ansiolitici, o neutri.
● I soggetti ansiogeni (generatori di ansia) sono quelli che lo fanno stare male già con la loro semplice presenza.
● Al contrario la presenza di soggetti ansiolitici (dissolvitori di ansia), altresì detti tranquillanti, lo fa stare bene.
● I soggetti neutri, collocandosi a metà strada tra le due opposte classi ansiologiche, non producono effetti degni di nota.
P. abbracciato da un amico ansiolitico. |
● Età
– Gli infanti sono neutri.
– I fanciulli e gli adolescenti possono essere ansiogeni, nella misura in cui siano discoli.
– Le persone all'incirca tra i 25 e i 35 anni sono le più tranquillanti in assoluto.
– Le persone più adulte sono le più ansiogene in assoluto (soprattutto nella fascia tra l'età di P. stesso e gli 80 anni all'incirca), a eccezione delle nonne e dei pueri æterni.
● Sesso
– Le donne di indole materna (nel senso di sfamare P., provvedere al suo abbigliamento ecc.) sono tranquillanti, al pari di quelle simili ad angeli (esili, dai lunghi capelli e dai modi gentili); tutte le altre sono ansiogene tanto più quanto più la loro mentalità è borghese.
– I maschi, invece, sono tranquillanti anche se non prestano cure materne e non sono di aspetto angelico (purché ovviamente non intervengano fattori ansiogeni relativi a età, corporatura ecc.).
● Corporatura e menomazioni
– I maschi di statura superiore alla media sono i più tranquillanti, per effetto «fratello maggiore», anche (anzi soprattutto) quando siano 25-35enni: si consideri che la psiche di P. si è emotivamente cristallizzata intorno ai 15-16 anni.
– Ciononostante, da che P. suo malgrado è entrato nell'età adulta è possibile anche l'effetto «fratello minore» o «figlio», ove si tratti di adolescenti e giovani di statura media o sotto la media e che si distinguano per intelligenza e sensibilità superiori alla norma.
– Le persone gravemente obese sono ansiogene, per la preoccupazione destata dalla cagionevolezza del loro stato di salute, al pari di quelle ricoverate per gravi malori.
– Le persone dal fisico costruito in palestra sono ansiogene nella misura dell'innaturalità del loro aspetto.
– Non si fa differenza tra corpi integri e mutilati.
– Le persone con stampelle sono tranquillanti.
● Pelo
– Non si fa differenza tra persone capellute e calve.
– I capelli tra il castano chiaro e il biondo scuro sono i più tranquillanti.
– I capelli biondo chiaro sono lievemente ansiogeni, tanto più quanto più tendenti all'albino.
– I capelli colorati palesemente innaturali sono lievemente ansiogeni.
– Le donne dai capelli molto corti sono lievemente ansiogene.
– I maschi dal petto peloso sono tranquillanti, quelli dal petto glabro sono neutri.
– I maschi sono tanto più tranquillanti quanto più barbuti. I maschi adulti dal volto glabro sono ansiogeni.
– Le sopracciglia modellate in forme innaturali sono ansiogene.
● Occhi
– Le iridi troppo chiare sono lievemente ansiogene.
– Le iridi nere sono neutre.
– Le altre colorazioni sono tranquillanti.
– Le lenti a contatto colorate palesemente innaturali sono ansiogene.
– L'inespressività è ansiogena.
● Naso
– I nasi a pianta larga sono tranquillanti.
– I nasi piccoli a punta sono ansiogeni.
● Pelle, trucco e ornamenti
– Quanto a pelle, non si fa differenza tra le varie colorazioni naturali.
– I tatuaggi sono tranquillanti, tranne se brutti.
– I visi truccati sono ansiogeni.
– Le unghie laccate di colori appariscenti sono ansiogene.
– Orecchini, piercing e simili sono tranquillanti se modesti, neutri se vistosi, ansiogeni se slargano davvero mostruosamente le membra forate.
● Vestiario
– L'abbigliamento formale è ansiogeno; massima ansia per le cravatte.
– Gli uomini in divisa sono tranquillanti, tranne se nazifascisti e simili. Le donne in divisa sono lievemente ansiogene.
– Il colletto da prete è lievemente ansiogeno.
– Le scarpe da ginnastica sono tranquillanti, soprattutto se vecchie e un po' logore.
● Fumo
– I fumatori sono ansiogeni (e se fumano in auto possono addirittura portare P. a crisi di pazzia furiosa), tranne se fumano cannabis all'aperto (il che non significa che P. approvi l'uso della cannabis, nonostante abbia constatato che il fumo passivo di cannabis attenua i dolori articolari).
● Ideologia
– I giovani comunisti sono tranquillanti (purché non lodino Stalin), al pari degli anarchici (purché non insurrezionalisti) e degli hippy e simili; tutte le altre persone sono tanto più ansiogene quanto più schierate politicamente a destra.
– I piazzisti, i mendicanti e chiunque altro sia interessato più ai tuoi soldi che a te sono ansiogeni.
– I praticanti di qualsiasi religione, tranne se affettuosi, sono lievemente ansiogeni, al pari degli scientisti materialisti, dei relativisti e dei nichilisti.